Tarsia: “Parole in conserva 2011”

Cosenza Attualità

Il dialetto, si sa, è un linguaggio importante. Ed è per questo che a Tarsia lo mettono nel “boccaccio”: ci fanno le conserve.

Torna anche quest’anno l’appuntamento culturale della valle del Crati. Il 4 agosto, dalle ore 20 nella piazza Francesco Vivacqua, si svolgerà la seconda edizione di Parole in conserva. L’incontro tra il serio e il faceto organizzato dall’assessore alla Cultura del Comune di Tarsia, Roberto Ameruso, con il patrocinio della Fondazione Rubbettino di Cosenza e la collaborazione dell’associazione Musikart.

Il tema della serata verterà su due termini della tradizione scritta e orale calabrese: “Scialarsi” e “Spagnarsi”. A spiegarci le origini e i sensi più reconditi delle due parole ci penseranno il docente di Psicologia generale dell’Unical, Rocco Servidio, il presidente della Fondazione Rubbettino, Giacinto Marra, il dirigente del ministero Iur, Francesco Fusca, il medico Gaetanino Molino (che presenterà il suo ultimo volume “Dalle Macchie di Ferramonti, una storia”), l’assessore alla Cultura del Comune di Tarsia, Roberto Ameruso e il primo cittadino Antonio Scaglione.

Il dibattito sarà allietato dagli intermezzi musicali del maestro violinista Francesco Falcone. Ma ci sarà spazio anche per una sana risata sull’onda del cabaret di Pino Gigliotti, che in chiusura porterà in scena una puntata del suo “Permette signora” riadattato in “Scialativi e un vi spagnate”.

Anche la seconda edizione di Parole in conserva nasce da un’intuizione dell’assessore alla Cultura Roberto Ameruso che, sulla scia del successo della passata edizione e per la necessità di salvaguardare la cultura tipica della valle del Crati, ha intenzione di creare a Tarsia un vero e proprio museo etnografico della tradizione calabrese. Un’esposizione permanente che comprenderà al suo interno varie sezioni (strumenti della musica popolare; parole tradizionali; arnesi della civiltà contadina) e che si avvarrà della preziosa collaborazione del Dipartimento di Antropologia culturale dell’Università della Calabria.