Incendi: Cgil Cisl e Uil, totale disorganizzazione a estate inoltrata

Catanzaro Attualità

“Siamo già in estate inoltrata, e un importante servizio come quello antincendio non è ancora partito in modo omogeneo nel territorio della provincia di Catanzaro”. Lo affermano le segreterie provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, che criticano duramente la gestione e l’organizzazione del servizio per come disposto dagli enti preposti, cioè l’Afor e i Consorzi di bonifica. “Ad oggi registriamo una totale disorganizzazione, e una assoluta mancanza di coordinamento e di collaborazione tra gli enti che dovrebbero garantire un’estate sicura alla popolazione. Alcune autobotti rimangono ferme nelle rimesse e le postazioni antincendio non partono lasciando scoperte zone di fondamentale importanza come la postazione di Villaggio Mancuso a tutela del Parco Nazionale della Sila Piccola e parte della Costa Jonica. A ciò si aggiunge una situazione paradossale e assolutamente inaccettabile: i lavoratori delle squadre AIB sono costretti a raggiungere con i propri mezzi il luogo degli incendi, mettendo a rischio le proprie autovetture, senza un minimo di sicurezza. Già in passato molti mezzi sono rimasti danneggiati, senza che nessuno abbia provveduto a risarcire i danni ai lavoratori. Siamo convinti che un servizio di così fondamentale importanza per la salvaguardia del territorio, meriti maggiore attenzione e soprattutto una grande sinergia tra le istituzioni interessate. E soprattutto crediamo che vadano soprattutto difesi i diritti di quei lavoratori che con grande professionalità, impegno e dedizione mettono a rischio la propria incolumità per tutelare il grande patrimonio rappresentato dai nostri boschi e dal nostro territorio. In queste condizioni naturalmente i lavoratori non sono nelle condizioni di esplicare le proprie mansioni per tutelare il patrimonio. Ecco perché di questa situazione informiamo il Prefetto affinché sensibilizzi le istituzioni preposte. Per questo – concludono le organizzazioni sindacali – chiediamo la convocazione urgente di un tavolo di lavoro che, tenendo conto soprattutto dell’esperienza di chi opera sul campo, sappia organizzare il servizio in maniera efficiente, avviando una reale programmazione delle attività di prevenzione e di intervento che possano essere utili alla difesa del territorio”.

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