Naccari (Pdl) propone Calabria a statuto speciale

Calabria Politica

“Calabria a Statuto Speciale, Autostrada sulla fascia Jonica, riammodernamento viario e ferroviario interno, Alta velocità fino a Reggio Calabria, rilancio concreto dei porti di Gioia Tauro e Corigliano, accesso al credito per dare ossigeno alle imprese e fiscalità di vantaggio per attrarre investimenti”. Sono queste alcune delle richieste che il consigliere di Roma Capitale e delegato ai rapporti con le comunità regionali, on. Domenico Naccari, avanza al Governo per il rilancio socio-economico della Calabria. Le avanza da Roma, dove è impegnato nella raccolta di firme contro lo spostamento dei ministeri al Nord insieme al sindaco di Roma, Gianni Alemanno e a Renata Polverini, presidente della Regione Lazio. Alla luce del dibattito nazionale che si sta sviluppando sul nuovo “manifesto” programmatico della Lega Nord, premette Naccari, “noi non vogliamo ministeri in Calabria poiché questi rimarranno a Roma Capitale. Pretendiamo, piuttosto, più rispetto e attenzione per costruire una regione moderna ed efficiente realizzando grandi infrastrutture e con il supporto di strumenti normativi speciali, come Calabria Statuto Speciale, che, a scanso di equivoci, non vuole essere una idea di assistenzialismo parassitario, come potrebbe pensare la Lega, ma uno strumento – spiega Naccari - di autotutela e di accompagnamento allo sviluppo che impedisca a questa regione - dopo la fine dell’ultimo programma operativo Ue nel 2013 - di diventare un deserto per la fuga inevitabile e definitiva dei nostri giovani. E questo non perché il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, non abbia le capacità politiche e amministrative per spendere bene e fino all’ultimo centesimo i fondi comunitari, anzi!; ma perché, oggettivamente, queste ultime risorse sono da ritenersi briciole rispetto a ciò che serve per il rilancio di una regione come la nostra; regione in cui è presente, a parere degli esperti, la più potente organizzazione criminale del mondo e dove le emergenze sociali, economiche e occupazionali segnano in negativo le classifiche stilate dai maggiori istituti. Ci si potrebbe battere – prosegue Naccari - per un immediato rientro nell’Obiettivo 1, ma se non è possibile puntiamo su norme straordinarie dello Stato. Certo, per lo Statuto Speciale si incontreranno difficoltà. A parte i pregiudizi leghisti, ci vuole una modifica costituzionale ma, come tutte le battaglie politiche, se c’è un’ampia convergenza e condivisione politica è possibile vincerla. La vicina Sicilia, del resto, anche grazie allo status autonomo, è riuscita in parte ad affrancarsi dal fenomeno mafioso e ad elevare la qualità della vita dei siciliani. Pensiamo alla Sardegna, alla Valle d’Aosta eccetera. Il Ponte sullo Stretto è una grandissima opera, ma se non si modernizza la rete viaria e ferroviaria sul versante calabrese, servirà a poco se non a generare caos. Per questo pensiamo di proporre un’Autostrada sulla fascia jonica da finanziare con i Fas. Un’arteria capace di migliorare i collegamenti, favorire il trasporto su gomma dei mezzi pesanti e garantire maggiore sicurezza. Un’opera complementare al Salerno Reggio Calabria, senza trascurare il rifacimento della 106 e della rete ferroviaria jonica oggi fatiscente. Troviamo incomprensibile, oltreché discriminatorio, il fatto che l’Alta velocità debba fermarsi a Napoli. E’ necessario allungare la tratta fino a Reggio Calabria. Occorre l’immediato rilancio del baricentrico Porto di Gioia Tauro (il Terzo d’Europa), puntando su indotto e realizzando filiere di trasformazione. Potenziamento del porto di Corigliano, snodo centrale nei rapporti commerciali con i Balcani e non solo. Ben venga la Banca del Sud intuita dal ministro Tremonti, sebbene non sia la panacea di tutti i mali della Calabria e del Sud. Ma in attesa di realizzarla il governo dovrebbe introdurre provvedimenti per favorire l’accesso al credito e ad attrarre gli investimenti. Infine, - ha concluso il delegato di Alemanno - continuare senza soste la battaglia contro la ‘ndrangheta e il malaffare”.