Contestazioni al Presidente Scopelliti che non si impegna sulla revoca della sospensione delle Taurensi

Calabria Attualità

Dal confronto presso la sala del Consiglio Comunale di Gioia Tauro Tra il Presidente della Regione Calabria, il Consigliere delegato ai trasporti, le OO.SS e di Sindaci del territorio non è emersa la volontà della Regione di far revocare la sospensione del servizio delle ferrovie Taurensi e quindi non si è nei fatti scongiurato il pericolo di chiusura. L’incertezza sul futuro delle linee Taurensi che aveva già, nei giorni scorsi, determinato forti tensioni e preoccupazioni tra i lavoratori, sfociate anche in manifestazioni estreme, non solo non è scomparsa nel corso delle riunione, ma addirittura è cresciuta durante la discussione.

I lavoratori nell’ascoltare le parole poco rassicuranti sul mantenimento del servizio ferroviario da parte del Consigliere delegato prima e del Presidente poi, hanno spontaneamente manifestato la loro ferma disapprovazione e preoccupazione per il futuro lavorativo. La discussione è stata accompagnata da vibranti contestazioni che hanno messo in evidenza la grave e pesante esasperazione che stanno vivendo i dipendenti delle Taurensi e le loro famiglie. Questa è un’ulteriore prova della grave e più generale condizione di disagio crescente che vive un territorio che ha troppe vertenze aperte di straordinaria importanza (FDC-Porto-LSU-LPU-Pianambiente, SA-RC-Cassintegrati e Mobilità ecc) ed un elevata disoccupazione giovanile, che purtroppo incontra, fino ad ora, una pesante incapacità da parte della Regione e del Governo di voler trovare soluzioni risolutive. Purtroppo dobbiamo constatare che quello che oggi Il Presidente Scopelliti ha espresso nella riunione non sono frasi di aiuto a questo territorio. Il presidente ci è sembrato che non abbia voluto abbandonare i toni da campagna elettorale.

Non abbiamo apprezzato il fatto che il Presidente abbia sottovalutato il disaccordo espresso dai lavoratori, tentando di etichettare la loro provenienza sindacale, quale un alibi precostituito e pregiudizievole, e ha solo cercato di far passare la disperazione per strumentalizzazione. Alla fine, purtroppo, queste provocazioni sono solo servite a non entrare nel merito della discussione, sfuggendo da impegni concreti e certi, unica vera richiesta avanzata da questa organizzazione sindacale a chi è pro tempore chiamato ad amministrare questa regione.