Costituito a Corigliano il Comitato Acqua bene comune

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Anche a Corigliano si è costituito il comitato Acqua Bene Comune. Il comitato, oltre a promuovere le ragioni del referendum del 12 e 13 Giugno, è di natura antifascista, in linea con la nostra costituzione, ed assolutamente indipendente dai partiti. Tutta la cittadinanza Coriglianese è invitata a partecipare ed entrare a far parte del comitato per questa storica battaglia in difesa di un diritto sacrosanto come l'acqua. Ma in ballo non c'è "solo" l'acqua: l'attacco da parte di Governi e multinazionaliè generale e nei confronti dei beni comuni e del diritto alla salute, soprattutto nel meridione. Basti pensare che Veolià, multinazionale francese, oltre a detenere il 47% della società calabrese dell'Acqua (Sorical) è proprietaria dell'inceneritore di Gioia Tauro e della discarica di Rossano. Per questo motivo aderiamo alla campagna "MO BASTA: delle nostre vite decidiamo noi!" della Rete in Difesa del Territorio "Franco Nisticò", chiedendo la fine del commissariamento all’emergenza rifiuti che dura da quasi quindici anni con risultati disastrosi. Quella dei rifiuti, così come quell'acqua, deve essere una gestione pubblica e partecipata, non delegata a consigli di amministrazione che curano solo interessi aziendali. Il Comitato ovviamente si pone l'obiettivo dei prossimi referendum, per 3 si contro la privatizzazione dell'Acqua e contro il Nucleare, ma si pone anche l'obiettivo di cambiamento culturale, contro la mentalità ‘ndranghetista che, da destra a sinistra, attanaglia la politica e condiziona le nostre vite sotto ogni aspetto. La criminalità organizzata è la prima azienda interessata allo smaltimento illecito dei rifiuti. Liberarci dell’immondizia, materiale e culturale, che blocca il nostro paese, la Calabria e ormai l’Italia tutta. Questo è l'unico modo per vivere liberi. Al comitato possono aderire singoli cittadini, associazioni e gruppi politici.