Covid, nel bollettino casi in calo (+338) ma Gimbe avverte: “Dati in peggioramento”

Calabria Cronaca

L'odierno bollettino sull'andamento del coronavirus in Calabria riporta numeri più bassi del solito, dovuti - con tutta probabilità - al consueto calo del lunedì. Sono infatti 338 i nuovi casi, a fronte di 634 guariti. I pazienti ricoverati aumentano leggermente (+5) e si contano, purtroppo, 2 decessi.

Il maggior numero di casi nella provincia di Cosenza (+158), seguita da Reggio Calabria (+83), Crotone (+50), Catanzaro (+31) e Vibo Valentia (+16). Processati 2.062 tamponi nelle ultime 24 ore, mentre il tasso di positività scende al 16,39%.

I DATI PER PROVINCIA

Catanzaro: casi attivi 185 (38 in reparto, 9 in terapia intensiva, 138 in isolamento domiciliare); casi chiusi 110300 (109880 guariti, 420 deceduti).

Cosenza: casi attivi 2849 (79 in reparto, 1 in terapia intensiva, 2769 in isolamento domiciliare); casi chiusi 182038 (180609 guariti, 1429 deceduti).

Crotone: casi attivi 174 (15 in reparto, 0 in terapia intensiva, 159 in isolamento domiciliare); casi chiusi 58973 (58697 guariti, 276 deceduti).

Reggio Calabria: casi attivi 1285 (29 in reparto, 4 in terapia intensiva, 1252 in isolamento domiciliare); casi chiusi 206055 (205151 guariti, 904 deceduti).

Vibo Valentia: casi attivi 173 (16 in reparto, 0 in terapia intensiva, 157 in isolamento domiciliare); casi chiusi 52648 (52454 guariti, 194 deceduti).

GIMBE: PEGGIORA INCIDENZA DEI CONTAGI

La fondazione ha analizzato i dati riguardanti la settimana compresa tra il 30 dicembre ed il 5 gennaio scorso, riscontrando un peggioramento dei contagi ogni 100 mila abitanti (saliti a 273,3 casi): una maggiorazione del 27,8% rispetto alla settimana precedente.

La maggiore incidenza è stata registrata nella provincia di Crotone (205 casi ogni 100 mila abitanti), con un aumento del 41,8%. Segue la provincia di Cosenza (298) con +40,3%; Reggio Calabria (224) con +23,2%; Catanzaro (339) con +11,9%; e Vibo Valentia (160) con +10,9%.

A destare preoccupazione anche l'occupazione dei posti letto: sia l'area media (occupata al 19,8%) che la terapia intensiva (al 6,9%) sono utilizzate per pazienti covid in percentuali superiori alla media nazionale, seppur non ancora tali da dover allarmare con in passato.

Sul fronte dei vaccini, infine, non decolla la terza dose: il 17,9% della popolazione ha deciso di non riceverla, rispetto alla media nazionale del 12%. Il 13,3% dei calabresi invece non si sarebbe sottoposto ad alcuna dose di vaccino.