Chef investito ed ucciso nella notte di Natale, arrestato 60enne cosentino

Cosenza Cronaca

Un 60enne della provincia di Cosenza, sebbene da anni residente in Svizzera, sarebbe l’investitore dello chef 43enne Andrea Lodi Rizzini, travolto ed ucciso nella scorsa notte di Natale da un’auto pirata.

La tragedia è avvenuta lungo la strada che da Viadana, nel mantovano, conduce fino a Boretto, in provincia di Reggio Emilia. La vittima, dopo essere stata colpita dal mezzo, che è poi andato via, è rimasta sull’asfalto senza essere soccorsa, venendo ritrovata a mezzogiorno del 25 dicembre da una pattuglia dei carabinieri, nei pressi di un distributore di benzina, vicino ad un ponte: da quanto ricostruito pare stesse rincasando a piedi dopo che la sua bici elettrica aveva bucato.

Rizzini, cuoco diplomato all’Istituto alberghiero Magnaghi di Salsomaggiore Terme, uscito di casa dopo aver cenato era scomparso dalla sera della vigilia.

Il padre, non vedendolo rincasare, la mattina seguente era andato a cercarlo lungo la stessa strada ma ritrovando solo la sua bicicletta. Nel frattempo erano stati allertati anche i carabinieri della stazione locale.

L’ipotesi degli investigatori è dunque che alla guida del mezzo pirata vi fosse proprio il 60enne che, sentito a lungo dal Pm Michela Gregorelli, è ora finito in carcere, a Mantova, con l’accusa di omicidio stradale aggravato dalla fuga e omissione di soccorso.

A lui i carabinieri sono giunti grazie alle immagini degli impianti di videosorveglianza della zona che lo avrebbero inquadrato a poca distanza dalla zona del ritrovamento della vittima, alla guida di una Bmw Serie 1 con la targa svizzera.

Sul luogo della tragedia erano stati trovati indizi ritenuti utili per rintracciare il presunto pirata della strada.