Siderno. Tar boccia ampliamento Tmb, Comitato: “gestione rifiuti non sia un atto di imposizione”

Reggio Calabria Infrastrutture

“Una buona notizia giunge da Reggio Calabria, i giudici amministrativi hanno annullato il provvedimento della Regione Calabria che autorizzava l’ampliamento del TMB di contrada San Leo di Siderno. È stato accolto il ricorso presentato dalla famiglia Trimboli, che abita nelle immediate adiacenze del sito”.

Accoglie così la notizia della decisione assunta dal Tar il ComitatoSiderno ha già dato” che ribadisce come, a suo dire, sia stato “scongiurato” un progetto da oltre 62 mila mq che, “con l’aggiunta di altre linee di lavorazione, avrebbe condizionato l’ambiente e la possibilità di crescita socio economica delle Città di Siderno e di Locri”.

La lotta contro il TMB – spiegano dal comitato - costituisce una delle battaglie ambientalistiche, la peggiore delle criticità della Città, e numerose sono state le iniziative e le denunce pubbliche e anche di protesta contro un ampliamento imposto dall’alto”.

“Siderno ha già dato” rammenta in tal senso i presidi pacifici domenicali, la raccolta di centinaia di firme, le assemblee pubbliche all’Ymca e nella sala del Consiglio comunale, i convegni, la modifica dello Statuto della Città per dire no a nuove fabbriche chimiche, la partecipazione alle riunioni regionali, le osservazioni in sede di Conferenza dei servizi, le informazioni date agli interessati, l’intervento nei giudizi dinanzi al TAR e le segnalazioni alle Autorità competenti.

Il Comitato rivendica quindi di aver sostenuto da sempre “che la previsione di nuove linee di lavorazione dei rifiuti, concentrandoli in uno spazio ristretto, senza il rispetto della distanza di due chilometri dalle case sparse e dal centro abitato, avrebbe reso molto più difficile la vita dei cittadini con rischi sulla salute pubblica”.

“Un’opera che – aggiunge - si presentava anche monca in quanto non era stato individuato il sito per la realizzazione della discarica di servizio, una struttura necessaria, in un’ottica di economia circolare, per lo smaltimento degli scarti di lavorazione”.

Il Tar ha annullato l’intero procedimento disponendo che debba ripartire dalla fase istruttoria: “è una vittoria dei ricorrenti, verso i quali tutti gli iscritti e attivisti del Comitato plaudono. Rappresenta un primo passo - proseguono - affinché la gestione dei rifiuti e l’allocazione dei siti non sia un atto di imposizione”.

“In questo senso auspichiamo che la Regione Calabria, nell’affrontare la problematica della gestione dei rifiuti, riveda la pianificazione e la dislocazione degli impianti e torni a dialogare con i cittadini”.

Il Comitato “Siderno ha gia dato assicura infine che continuerà a svolgere la sua funzione di controllo e di studio su tutti “gli obiettivi sensibili e su tutte le strutture fonti potenziali o reali di inquinamento esistenti sul territorio di Siderno, compreso l’impianto TMB”.