Gli studenti dell’università di Messina in tirocinio alla Capitaneria di Vibo Marina

Vibo Valentia Attualità

Ha preso il via in questi giorni il tirocinio, presso la Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, di due studenti iscritti al corso di laurea Scienze e tecnologie della navigazione della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Messina.

I due studenti, D. I. e G. V., il primo di Filadelfia, il secondo di Lamezia Terme, sono stati accolti al loro arrivo dal Capitano di Fregata (CP) Luigi Spalluto, Comandante della Capitaneria vibonese, che ha loro illustrato gli elementi essenziali dell’attività svolta dal personale del proprio Comando, e presentato gli ufficiali designati come tutor del progetto. Il tirocinio formativo, frutto di un accordo fra l’Università della città dello Stretto ed il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto si svilupperà nel corso del corrente anno accademico ed avrà una durata di 375 ore.

Durante tale periodo, i due ragazzi, ambedue diplomatisi nel 2020 presso l’Istituto OmniComprensivo di Pizzo (Ex “Istituto Nautico”), saranno affiancati dal personale militare e civile della Capitaneria che, in aderenza ad una specifica pianificazione formativa, illustrerà loro i vari compiti istituzionali e li coinvolgerà direttamente in alcune delle attività quotidianamente svolte, consentendo loro di porsi in un particolare punto di osservazione rispetto ai vari profili di competenza dell’Autorità marittima, fra i quali la pesca, la sicurezza della navigazione, la ricerca ed il soccorso in mare, l’ambiente, il personale marittimo, il diporto, la gestione del contenzioso.

Sempre durante il loro primo incontro, Il Comandante Spalluto ha quindi augurato ai due studenti di poter trarre il maggior beneficio formativo possibile dal percorso appena avviato, ricevendo da ambedue i ragazzi manifestazioni di soddisfazione per l’opportunità offerta dal tirocinio di apprendere, dalle donne e dagli uomini della Capitaneria, competenze e conoscenze messe in campo quotidianamente per tutelare, essenzialmente, il mare e le tante attività economiche e sociali ad esso connesse.