Vecchie ruggini per i confini dei terreni: litigano e sparano al parente, finiscono in carcere

Reggio Calabria Cronaca

Dei terreni, nelle campagne di Melicuccà, contesi tra parenti e che da tempo avevano scatenato delle di liti, in particolare per i diritti di passaggio e definizione dei confini delle rispettive proprietà.

Un’ultima discussione, però, che sarebbe andata oltre col bilancio di uno dei contendenti ferito ad una gamba da un colpo di pistola e finito, quindi, in ospedale.

Questa la vicenda ricostruita dai Carabinieri di Sant’Eufemia d’Aspromonte intervenuti mercoledì scorso nel pronto soccorso locale dopo esser stai avvisati dal 118 di un soggetto che, con ferite d’arma da fuoco, si era recato nel posto di primo soccorso perdendo molto sangue.

Acquisite le prime informazioni sui presunti coinvolte, i militari hanno ricostruito la dinamica appurando che la vittima era stata minacciata da due uomini, armati di pistola e bastoni, aggredita e poi ferita da un colpo di pistola in prossimità dell’inguine.

Assalita anche la moglie di quest’ultima, si è scoperto che i presunti aggressori fossero poi proprio dei parenti della donna.

Al momento il ferito, che è ricoverato nell’ospedale di Reggio Calabria, è fuori pericolo avendo subito delle lesioni non letali: ma ciò, evidenziano gli investigatori, solo per pura casualità.

Secondo i militari, però il fatto sarebbe particolarmente grave, palesandosi - secondo gli inquirenti - “un intento particolarmente aggressivo nella commissione del reato, tale da configurare la possibilità che l’aggressione potesse concretamente portare alla morte della vittima, circostanza fortunatamente non verificatasi”.

Raccolte tutte le informazioni, quindi, i Carabinieri si sono messi subito alla ricerca dei due uomini che, in meno di due ore dall’aggressione, sono stati identificati e individuati nell’abitazione di uno di loro.

Condotti i dovuti rilievi e, sebbene entrambi si fossero già cambiati i vestiti, si presume per inquinare così le prove, con l’aiuto della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Reggio Calabria, si sono repertati i loro indumenti e cellulari per delle analisi successive ancora più approfondite.

Rilevato quindi anche un possibile pericolo di fuga, i militari, nella tarda serata, hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti di entrambi che sono stati portati nel carcere di Palmi in attesa della pronuncia dell’Autorità Giudiziaria.

A loro carico si potrebbero inoltre ravvisare anche i reati di minaccia aggravata, altre lesioni personali, porto e detenzione abusiva di armi.