Giustizia. Spp: Quasi mille errori giudiziari l’anno, tra i più casi spiccano due città calabresi

Calabria Cronaca

La decisione della quinta sezione penale della Corte d’appello di Milano, che ha accolto l’istanza di riparazione per ingiusta detenzione avanzata da Stefano Binda, e gli ha riconosciuto la somma di oltre 303 mila euro per 1.286 giorni vissuti in una cella, gravato dall’accusa di assassinio, nel 1987, di una studentessa, è solo l’ultimo dei circa mille casi di “errori giudiziari” l’anno (oltre 30mila in 30 anni), sicuramente il più grave per la più lunga detenzione, per una spesa complessiva a carico dello Stato vicina al miliardo di euro, circa 27 milioni di euro l’anno.

Nella “classifica” degli errori giudiziari, tra le città con il maggior numero di casi indennizzati, sette su dieci sono al Sud con Napoli (101 casi nel 2020, con il record di 5 anni di ingiusto carcere), Reggio Calabria (90), Bari (68) e Catanzaro (66).

Nella graduatoria delle città dove lo Stato ha speso di più in risarcimenti ai primi tre posti ci sono invece Reggio Calabria (circa 8 milioni di euro complessivi), Catanzaro (più di 4,5 milioni) e Palermo (4,3 milioni).

Solo lo scorso anno i casi di ingiusta detenzione sono stati 565, per una spesa complessiva in indennizzi di cui è stata disposta la liquidazione pari a 24,5 milioni di euro.

"L'ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA"

“È anche questa la prova provata dell’incapacità della politica di dare risposte ai problemi del sistema giudiziario e di quello penitenziario. Basterebbe prendere esempio dal Belgio dove lo Stato spende in risarcimento circa 20 volte in meno dell’Italia” sbotta Aldo Di Giacomo, segretario generale dell’Spp, il Sindacato Polizia Penitenziaria.

Di Giacomo evidenzia come si tratti di dati “che esprimono con chiarezza l’altra faccia della medaglia dell’emergenza sistema giustizia che si ripercuote direttamente sul sistema penitenziario italiano aggravandone le criticità, evidenziando ancora una volta le storture del sistema carcerario e penale del nostro Paese”.

Il Segretario evidenzia poi che anche in tema di ingiusta detenzione ci si aspetti delle azioni efficaci da parte del nuovo Parlamento che si insedia oggi e del Governo che sarà nominato “per superare questa che è una vera e propria situazione di inciviltà indegna per un Paese occidentale”, afferma.