Comune Catanzaro, commemorato il 25 Aprile

Catanzaro Politica

Il sindaco di Catanzaro Rosario Olivo ha voluto incontrare, questa mattina, i dipendenti comunali per uno scambio di auguri in occasione delle festivita' pasquali. Il primo cittadino ha ringraziato i lavoratori per l'attivita' svolta anche in condizioni difficili, dovute soprattutto alla carenza di personale, e ha sottolineato come siano soltanto luoghi comuni quelli in base ai quali i dipendenti delle pubbliche amministrazioni siano dei fannulloni. Subito dopo Olivo ha inteso commemorare il 25 Aprile, "seppur in anticipo - ha spiegato - ma la concomitanza con la Pasquetta non ci ha consentito di organizzare altre iniziative". L'incontro si e' concluso con la lettura e il canto di alcune pagine della resistenza grazie alla cantastorie Francesca Prestia e all'attore Mario Maruca. "Il 25 Aprile - ha detto Olivo restera' per sempre la data memorabile del ritorno alla liberta' dopo la sconfitta del nazifascismo crollato sotto le macerie della Seconda guerra mondiale. Il 25 Aprile e' la data d'inizio della nuova Italia nata dalla lotta di liberazione condotta da grandi masse popolari sostenute dagli eserciti angloamericani contro l'oppressione e la tirannide nazifascista. L'antifascismo e il 25 Aprile sono elementi costitutivi e fondanti della nostra identita' repubblicana: da essi, infatti, sono nati la Repubblica e la Carta costituzionale che era e resta la nostra stella polare e la bussola che ci orienta nelle tante stagioni tempestose attraversate. In questo giorno volgiamo il nostro pensiero alle radici, alle origini della nostra Repubblica: alle sue speranze di pace, di giustizia sociale, di uguaglianza, di rispetto degli altri e della dignita' umana. Ci tornano alla mente due alte coscienze del nostro popolo: Benedetto Croce che ci invita ad alimentare sempre il culto per quello che egli definisce "la religione della liberta'"; Mario Luzi che ci ammoniva sui rischi che oggi corre la nostra antica nazione che ha avuto la fortuna di essere uscita da una lingua comune molto prima della fatidica data del 1861. Il rischio attuale e' quello della disgregazione del nostro popolo, e' quello di tornare a essere "volgo disperso". Percio' e' giusto ricordare, oggi e sempre - ha concluso Olivo - le infami leggi razziali emanate dal fascismo nel 1938 per imitare il nazismo. Ricordiamo il carcere per chi disertava, le repressioni feroci, i crimini orrendi, E onoriamo, percio', il 25 Aprile giornata della memoria e della riconquistata liberta' del popolo italiano".