Lavorare con Medici Senza Frontiere: le opportunità migliori

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Dialogatori e operatori umanitari, ma non solo: le opportunità di lavoro offerte da Medici Senza Frontiere sono molteplici. I dialogatori, per esempio, sono le persone che hanno il compito di informare il pubblico a proposito dei progetti della onlus, affinché possano aumentare le donazioni provenienti dai sostenitori regolari. Senza donazioni, infatti, non è possibile garantire l’attività di Medici Senza Frontiere, e quindi l’assistenza e le cure mediche di cui hanno bisogno bambini, donne e uomini di tutte le età. Il candidato ideale per il ruolo di dialogatore è interessato in modo particolare alle tematiche umanitarie, vanta spiccate doti comunicative ed è disposto a lavorare in gruppo. Sulla pagina di Medici Senza Frontiere lavora con noi sono comunque riportati tutti i dettagli.

I dialogatori

Il principale compito dei dialogatori è quello di motivare le persone e coinvolgerle affinché siano spinte a effettuare una donazione regolare, così da sostenere i progetti di Medici Senza Frontiere. Ogni giorno hanno a che fare con migliaia di persone, che incontrano durante gli eventi, nei centri commerciali, in piazza e nelle strade di città, con il solo obiettivo di comunicare loro quanto sia importante riuscire a diventare Sostenitori Senza Frontiere: vale a dire donatori regolari che offrono ogni mese una piccola donazione, effettuata tramite carta di credito o con addebito diretto su conto corrente. I Sostenitori Senza Frontiere sono una risorsa preziosa, grazie a cui la onlus può essere presente in quasi 90 Paesi in tutto il mondo e riuscire a intervenire, in caso di emergenze o di catastrofi naturali, entro le prime 48 ore. I dialogatori sono, quindi, indispensabili per far sì che Medici Senza Frontiere riesca a salvare vite umane.

Lavorare come dialogatori

Il lavoro di dialogatore è retribuito ed è dinamico; essendo molto flessibile, consente di gestire il proprio tempo libero nel modo che si preferisce. Viene garantito un inserimento immediato con un contratto di collaborazione. La formazione è costante, non solo in materia di progetti MSF, ma anche per ciò che riguarda competenze trasversali e tecniche di dialogo. L’impegno è di 25 o 30 ore alla settimana, e le possibilità di guadagno sono ottime, con una retribuzione variabile ma un fisso sempre garantito. È prevista la possibilità di trasferte in tutta Italia.

I progetti in Italia

Nel nostro Paese, Medici Senza Frontiere è alla ricerca di specifiche figure professionali per i progetti attivi in Italia e che sono rivolti ai rifugiati, ai migranti e alle persone richiedenti asilo che stanno vivendo una situazione di bisogno e di grande precarietà. Negli uffici dell’organizzazione, invece, vengono reclutati operatori umanitari e in più si promuove Medici Senza Frontiere mediante campagne di sensibilizzazione e di comunicazione, incluse le raccolte fondi che hanno lo scopo di finanziare le missioni. Il personale medico e non medico viene reclutato affinché possa lavorare nei vari progetti distribuiti in tutto il mondo, in più di 70 Paesi. Grazie a questi progetti è possibile garantire la necessaria assistenza sanitaria a persone e popolazioni vulnerabili che in caso contrario non potrebbero usufruire di cure di alcun genere. Per candidarsi in qualità di operatori umanitari è necessario disporre di competenze tecniche e avere già maturato un’esperienza professionale. Occorre, inoltre, una spiccata attitudine nei confronti del settore umanitario.

Collaborare con Medici Senza Frontiere

Come si è potuto capire, quindi, partire in qualità di operatori umanitari non rappresenta la sola opzione che si ha a disposizione nel caso in cui si sia interessati a collaborare con Medici Senza Frontiere. L’organizzazione ha avviato le selezioni per figure professionali destinate agli uffici di Milano e di Roma, oltre che per il programma Face To Face.