Cosenza: gli auguri di monsignor Nunnari alla diocesi e ai candidati

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L’annuncio di Pasqua è sempre un annuncio di Speranza. - È quanto si legge in una nota a firma dell’ Arcivescovo di Cosenza-Bisignano Salvatore Nunnari - Un annuncio di speranza per il cuore dell’uomo ma anche per la città in cui Egli vive, opera, lotta, lavora, sogna. E’ per questo che il mio augurio quest’anno si  carica di “speranza”; lo faccio mentre tanti nostri fratelli e sorelle vivono il dramma della disoccupazione  (soprattutto giovanile), tanti altri la cercano sulle nostre coste, attraversando il nostro mare, tanti altri ancora la cercano nella malattia o nella solitudine sociale e familiare. Rivolgo il mio augurio di speranza, che si fa appello, a coloro che si sono tu­ffati con coraggio e passione nell’agone politico. Sono oltre mille nella nostra sola Città di Cosenza. Tanti sono anche giovani. Siate portatori di speranza nei confronti dei giovani in cerca di lavoro, nel delicato ambito della sanità, siate costruttori di una civiltà fondata sul rispetto e sulla concordia. Guardo davvero con piacere ai tanti che si sono cimentati nell’avventura della politica, in vista di un servizio che Paolo VI definì “alta forma di carità”. Tanti, ne sono certo, si mettono a servizio della cosa pubblica, del bene comune, perchè credono che possono dare il loro contributo alla nostra terra. Bene comune, cosa pubblica, rischiano di restare parole astratte se non si supera la tentazione del personalismo, dell’autoreferenzialismo. Servizio al bene comune è fiducia, impegno concreto per la propria città, per il proprio paese. Sono diversi i centri dove si vota in questa prossima tornata elettorale; sono convinto che potrà essere una occasione grande per mettersi ancora a servizio del nostro popolo, della nostra gente per dare risposte alle tante emergenze, le tante povertà, fra le quali si staglia, nella nostra Cosenza, quella dei Rom. Solo così l’esperienza della Resurrezione di Cristo potrà entrare nella ferialità di ciascuno, nella so­fferenza di tanti, ed ancora una volta la vita nuova della Pasqua si mostrerà più forte della morte, di ogni morte. A tutti esprimo il mio compiacimento di pastore di questa Chiesa che vede, anche in questo nobile gesto di impegno politico, un segno concreto della speranza condivisa. Cristo è Risorto! Auguri.