Confapi Turismo: “Mentre Roma discute di elezioni, Sagunto è espugnata”

Calabria Attualità
Giovanni Giordano

"Tra temporali estivi e l’incalzare della campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 25 settembre, archiviato il governo Draghi, ci ritroviamo attanagliati in una profonda crisi economica derivante, non solo dalla pandemia, ma adesso anche dall’impennata dei prezzi causati dal caro energia. Ancora una volta bisogna ripartire ma il momento, ora, è estremamente difficile e il percorso è a ostacoli".

E' quanto scrive Giovanni Giordano, Imprenditore Turistico, Presidente Confapi Turismo Calabria e Delegato Regionale Maavi.

"La politica - continua la nota - oramai scarsamente credibile, deve fare il miracolo di portare gli Italiani alle urne e di costruire una nuova visione di Paese, dando – soprattutto - delle valide e convincenti soluzioni. La Bella Italia, ammirata in tutto il mondo, invidiata per le sue straordinarie ricchezze, si frantuma quando si tratta di concretizzare azioni di governo durature e incisive. Questa criticità si perpetua a tutti i livelli a partire dallo Stato fino alle Regioni e alle Città.

Dunque, cosa fare quando la stragrande maggioranza delle famiglie non arriva a fine mese? O quando molte imprese stentano a far quadrare i conti perché già piegate da quasi tre anni di pandemia e da una crescita impazzita dei costi dell’energia? In particolare, le imprese del turismo, settore più colpito, resistono a stento in un clima di fiducia condizionata tra un recente passato, caratterizzato da cali di fatturato fino al 90%, e i dati incoraggianti dell’anno in corso che confermano una decisa ripartenza purtroppo rallentata e in certi casi frenata dal caro prezzi e dal caos dei trasporti aerei.

A ciò, si è aggiunta la carenza di personale, in parte distratto se non totalmente attratto, dal Reddito di Cittadinanza che in alcuni casi invece di essere una misura di contrasto alla povertà rappresenta un guadagno facile e a zero sforzi. Inoltre, lo scenario già intriso di luci ed ombre si arricchisce dell’intramontabile e vergognoso fenomeno dell’abusivismo che, tornato imperante sul mercato come fosse una regolarissima attività che riparte dopo la pandemia, colpisce le imprese regolari, elude gli obblighi fiscali e mette a rischio i consumatori privi di ogni tutela, con la complicità del debole contrasto se non – addirittura - del silenzio omissivo delle istituzioni.

Confapi Turismo Calabria e il Maavi (Movimento Autonomo delle Agenzie di viaggio Italiane), associazioni da tempo radicate sul territorio regionale e a conferma del valore sociale che esse esprimono, chiedono alla politica tutta una decisa e precisa direzione che eviti distrazioni, rallentamenti o inutili perdite di tempo. Serve un’assunzione di responsabilità da parte di tutti per la costruzione del futuro del Paese, a partire dalle città, e in particolare da quelle del Sud, rimaste indietro anni luce nei processi di sviluppo urbano europeo.

È anche giunto il momento in cui il migliore tessuto associativo produttivo dia un contributo forte ed autorevole di collaborazione al nuovo Parlamento e al Governo che ne seguirà per la rinascita della Calabria e dell’Italia intera. Servono le imprese e gli imprenditori che – come già accaduto più volte - possano scrivere una pagina illustre della storia del Paese, attraverso il coraggio di continuare a investire, innovare ed assumere il rischio di nuove sfide. Servono le donne, straordinarie per creatività, capacità organizzative, rigore e spirito di sacrificio. Servono i giovani, unici per entusiasmo, visione innovativa e integrità valoriale (il cui ruolo di protagonisti non può più essere messo in discussione), creando le condizioni attrattive per il ritorno di migliaia di essi sparsi per il mondo.

Ma tutto ciò non servirà a nulla se nell’immediato la politica non interverrà con provvedimenti urgenti ed incisivi per salvare tantissime aziende e migliaia di posti di lavoro".




La Calabria e l’Italia ce la possono fare ma il tempo è scaduto, o si riparte adesso o mai più.