Cassano. Intitolata strada a Raffaele Sbarra, giovanissima vittima della Ss 106

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Come annunciato si è svolta giovedì scorso, 18 agosto, a Cassano all’Ionio, l’iniziativa ideata e fortemente voluta dall’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” per l’intitolazione di una strada al concittadino Raffaele Sbarra (QUI), vittima della Ss 106 a soli 21 anni (QUI).

Grande la partecipazione registrata per una cerimonia storica, tenutasi proprio nel decimo anniversario della tragedia, il 18 agosto 2012 (QUI), che ha visto il Comune di Cassano all’Ionio intitolare, per la prima volta in Calabria, una via cittadina ad una persona che ha perso la vita sulla famigerata “Strada della Morte”, e peraltro in modo del tutto incolpevole: il giovane, che procedeva in sella alla sua moto, è stato travolto da un automobilista che ha invaso la corsia opposta e risultato anche positivo all’alcoltest.

Oltre alla famiglia Sbarra, con mamma Loredana, papà Antonio, il fratello Samuele, la sorella Veronica (a cui l’O.d.V. ha consegnato una targa in argento realizzata a mano dal maestro orafo Domenico Tordo, presente all’evento), e a tantissimi altri parenti, amici e conoscenti di Raffaele, hanno partecipato all’iniziativa gli uomini delle forze dell’ordine della Polizia Stradale, dell’Arma dei Carabinieri guidati dal comandante della compagnia di Cassano all’Ionio Capitano Michele Ornelli, Monsignor Francesco Savino vescovo di Cassano, Giuseppe Papasso, il sindaco, Leonardo Caligiuri, presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, l’avv. Dario Giannicola, presidente Nazionale ASSAPLI, e Luigi Cisonna, area manager di una nota società di risarcimento danni.

Durante la cerimonia è stata, inoltre, consegnata una targa in argento al maresciallo maggiore dei Carabinieri Guido Della Sala, il quale è stato proclamato anche socio onorario dai Basta Vittime Sulla Strada Statale 106: è la prima volta che un uomo delle forze dell’ordine ottiene questo riconoscimento.

Dopo i saluti del presidente Caligiuri, che ha voluto ricordare le 22 vittime sulla Statale 106 di quest’anno, e quelli di Giannicola, che ha ribadito la necessità di rispettare le regole del codice della strada, ancor di più quando si guida sulla famigerata e tristemente nota “Strada della morte”, ha preso la parola Cisonna, il quale ha tenuto a sottolineare che, nell’ambito della procedura giudiziaria legata al tragico incidente, alla giovane vittima non è stato attribuito alcun profilo di responsabilità.

Il Sindaco di Cassano all’Ionio Giovanni Papasso, poi, nel suo intervento ha ribadito che è necessaria una “Statale 106 moderna e più sicura anche a Sud di Sibari” e che è fondamentale continuare una battaglia civile e collettiva al fine di ottenere questo obiettivo.

Il Vescovo della Diocesi di Cassano All’Ionio Mons. Francesco Savino, infine, ha affermato a chiare lettere che la Statale 106 “è la Strada della morte” e che “ognuno si deve impegnare affinché le nostre strade siano sicure e non ci siano più morti”. Questo l’accorato appello finale del pastore della diocesi cassanese.

L’iniziativa, dopo gli interventi previsti e la consegna delle targhe è proseguita con la scopertura della targa con l’insegna della via dedicata a Sbarra e con una fiaccolata fino alla spiaggia, accompagnata dalla Banda Musicale “Franco Rizzo” della Città di Crosia, e si è conclusa con un momento intimo di ricordo di Raffale Sbarra culminato con il lancio di palloncini e i fuochi pirotecnici.