Qual’é il miglior tonno in scatola da comprare al supermercato?

Calabria Tempo Libero

Il tonno in scatola è senza dubbio uno dei prodotti alimentari più utilizzati dagli italiani. Non solo studenti universitari e single che hanno poca voglia di mettersi ai fornelli: tutti noi amiamo la comodità e la bontà di questo ingrediente. D’altro canto i suoi pregi sono davvero numerosi, visto che il tonno in scatola si presta a essere impiegato in una grande varietà di ricette e può essere conservato a lungo, visto che non è deperibile. E, per di più, può essere mangiato anche così com’è. Attenzione, però, perché il tonno in scatola non è tutto uguale: fra gli scaffali dei supermercati, non a caso, è possibile scegliere fra numerose alternative, optando per i marchi più famosi o per i brand delle catene dei supermercati.

Come valutare il tonno in scatola

Sono tanti gli aspetti da valutare per stabilire la qualità del tonno in scatola: per esempio la quantità di acqua presente, il grado di freschezza, la chiarezza delle informazioni riportate in etichetta e il peso sgocciolato, oltre alla presenza di sale. Il miglior tonno in scatola è quello del marchio AsdoMar in trancio intero, anche se a ben vedere ha un contenuto di sale un po’ più elevato rispetto a ciò che sarebbe desiderabile. A sostenerlo è anche donnaup.it, il magazine online dedicato all’alimentazione e più in generale al mondo femminile. Quello del sale, a dir la verità, è un problema che riguarda la maggior parte delle scatolette. Oltre ad AsdoMar, molto apprezzabili sono anche il tonno di Selex, che è una private label, quello di Callipo e quello di Fratelli Carli.

Il tonno di buona qualità

Si può considerare di buona qualità il tonno di Rio Mare, e lo stesso dicasi per altri brand famosi come Angelo Parodi, Nostromo e Consorcio. Per quanto concerne le marche dei supermercati, invece, ai primi posti si collocano Conad e Coop. Il miglior rapporto qualità prezzo è quello offerto da Ardea, il cui tonno all’olio di oliva, fornito nella scatoletta da 80 grammi, si fa apprezzare per freschezza e bontà. Il tonno che ha il minor contenuto di sale, infine, è quello di Nostromo.

Quali scatolette di tonno è meglio non comprare

La prova di assaggio dei consumatori invita a evitare l’acquisto di alcuni prodotti come il tonno Athena di Eurospin e quello Maruzzela, che per altro è caratterizzato dal tenore di mercurio più elevato. Esiste anche il tonno in scatola certificato bio, che è quello del marchio Pescantina, che tuttavia non fa registrare un particolare apprezzamento fra i consumatori. Non sono biologici, ma non destano comunque grande entusiasmo, i prodotti di Mareblu, il tonno Nixe in vendita da Lidl e il tonno di Carrefour.

Guida alla scelta del tonno in scatola

Per essere certi di comprare il tonno giusto è necessario prima di tutto avere ben chiare le proprie esigenze. nel caso in cui l’obiettivo sia quello di scegliere un prodotto che a livello di caratteristiche organolettiche abbia alti standard di qualità, non si può prescindere dal tonno pinne gialle. Non tutti sanno, però, che questa specie viene ritenuta dall’Iucn, Unione internazionale per la conservazione della natura, prossima alla minaccia. Nel caso in cui si desideri optare per una soluzione più sostenibile, invece, conviene privilegiare il tonnetto striato, anche se questo di solito non ottiene un grande apprezzamento dal punto di vista organolettico. A volte per altro la specie non viene nemmeno indicata in etichetta. Se si volesse prendere una decisione altamente consapevole, sarebbe opportuno prestare attenzione alla provenienza, la cui segnalazione comunque non è obbligatoria. Questo vuol dire che non è difficile imbattersi in scatolette che, per così dire, non hanno origine.

La provenienza del tonno

Se invece l’origine è segnalata, può essere che venga indicata interamente o semplicemente come zona Fao di pesca. In tal caso il suggerimento è di preferire il tonno che arriva dalle zone Fao 81, 71 e 61, che corrispondono all’Oceano Pacifico centrale e occidentale. Invece non dovrebbero essere consumati il tonno che arriva dalle zone Fao 51 e 57, cioè dell’Oceano Indiano, e dalle zone Fao 47, 41, 34 e 31, cioè dell’Oceano Atlantico. Invece il tonno del Mediterraneo in genere non si impiega per realizzare il tonno in scatola.