Amministrative 2022. Seggi aperti in 75 Comuni calabresi, dove e come si vota

Calabria Politica

Sono 75 i comuni calabresi chiamati alle urne per scegliere il loro nuovo Sindaco e al rinnovo del relativo Consiglio comunale: in pratica sarà interessato al voto circa un quinto dei comuni, che nella nostra regione sono 404.

Quattro, come dicevamo, quelli con una popolazione oltre i 15 mila abitanti, dove è dunque previsto il sistema elettorale maggioritario a doppio turno: si tratta di Acri e Paola, nel cosentino, Palmi, nel reggino, e ovviamente l’unico capoluogo: Catanzaro.

Le amministrative si svolgeranno, per il primo turno, domani, domenica 12 giugno con le operazioni di voto previste dalle 7 del mattino alle 11 di sera. Il turno di ballottaggio per gli enti interessati si terrà eventualmente il 26 giugno.

I REFERENDUM

Nella stessa giornata tutta Italia è anche chiamata ad esprimersi su cinque referendum abrogativi sulla giustizia (LEGGI), promossi dai Radicali e dalla Lega, apponendo il proprio “” o “No” sulla legge Severino, le misure cautelari, la separazione delle carriere, le valutazioni dei magistrati, e le candidature per il Csm.

CATANZARO: SFIDA A SEI

A Catanzaro, unico capoluogo in Calabria interessato dalle consultazioni sono sei i contendenti allo scranno di primo cittadino: si tratta di Nino Campo, imprenditore, candidato civico; Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons; Valerio Donato, candidato civico con il sostegno senza simboli di partito di Forza Italia e Lega; Wanda Ferro, candidata di Fratelli d'Italia, vicecapogruppo alla Camera del partito; Nicola Fiorita, candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle; Antonello Talerico, appoggiato tra gli altri da “Noi con l'Italia”.

DOVE SI VOTA

Tornando alle amministrative, ecco tutti i comuni calabresi interessati dal voto.

Nel catanzarese, compreso il capoluogo, si vota in 15 comuni: Botricello, Caraffa, Centrache, Cerva, Isca Sullo Ionio, Magisano, Maida, Olivadi, Petrizzi, Platania, San Pietro Apostolo, Sersale, Settingiano e Soverato.

Nel cosentino sono 25 i comuni alle urne: Acri e Paola, che superano i 15 mila abitanti, e poi Aiello Calabro, Amantea, Belsito, Belvedere Marittimo, Carolei, Carpanzano, Castroregio, Cellara, Fagnano Castello, Longobucco, Lungro, Luzzi, Marzi, Mormanno, Panettieri, Pietrapaola, Plataci, Praia a Mare, San Lucido, San Sosti, San Vincenzo La Costa, Saracena e Trebisacce.

Nel crotonese si vota in 2 comuni: Cirò e Roccabernarda.

Nel reggino sono 21 gli enti alle urne: Palmi che supera i 15 mila residenti e Antonimina, Bagnara Calabra, Bovalino, Calanna, Campo Calabro, Caraffa del Bianco, Caulonia, Ciminà, Grotteria, Laganadi, Motta San Giovanni, Placanica, Portigliola, San Ferdinando, San Lorenzo, San Procopio, Staiti, Terranova Sappo Minulio, Varapodio e Villa San Giovanni.

Nel vibonese, sono infine 12 i comuni al voto: Arena, Capistrano, Fabrizia, Filogaso, Francavilla Angitola, Ionadi, Pizzo, San Costantino Calabro, San Nicola Da Crissa, Spadola, Stefanaconi e Vazzano.

COME SI VOTA

Per i comuni sopra i 15 mila abitanti si può apporre una X sul nome del candidato sindaco e su una delle liste che lo appoggiano (in questo secondo caso il voto andrà sia al sindaco che alla lista). È possibile votare per il solo candidato a sindaco, in questo caso il voto non si estende ad alcuna lista.

Consentito anche il voto disgiunto, ovvero si può apporre la X su un candidato sindaco e su una lista che ne appoggi uno diverso. Fino a due le preferenze che è possibile esprimere, ma per non vedersi invalidare la seconda occorre che siano di genere diverso, femmina/maschio.

Per i Comuni sotto i 5 mila abitanti il voto si esprime mettendo una X sul candidato sindaco. Nei Comuni da 5 mila abitanti e fino a 15 mila è prevista una sola preferenza segnando accanto alla lista scelta il cognome e nome (in caso di omonimia) del candidato consigliere. Nei comuni sotto i 15 mila abitanti non è consentito il voto disgiunto.