Piana di Gioia Tauro: no ad inceneritore e rigassificatore, nasce il Coordinamento Difesa del Territorio

Reggio Calabria Attualità

Nasce il Coordinamento dei Movimenti per la Difesa del Territorio. Sarà questa la casa comune delle diverse realtà associative e delle singole persone della Piana di Gioia Tauro che hanno deciso di mobilitarsi insieme dopo la riesumazione, da parte del governo regionale, di progetti come il raddoppio dell’inceneritore e del rigassificatore.

Il nome, deciso in una riunione tenutasi ieri presso la sala consiliare del Comune di Cinquefrondi, indica chiaramente scopi e modalità di questa nuova realtà, nata dall’incontro e dal confronto di soggetti con sensibilità ed esperienze diverse, “ma – come affermano gli stessi - accomunati dalla voglia di costruire un futuro possibile, sano e sostenibile per i nostri territori: fermare i progetti in questione e proporre delle alternative, sono il solo modo per tutelare risorse, salute e tasche del territorio e dei cittadini!”

“Il presidente Occhiuto – affermano dal neo costituito Cmdt - dice che Gioia Tauro deve essere la locomotiva del Paese. Il presidente Draghi, intervenendo qualche giorno fa al forum “Verso il Sud” a Sorrento, ha dichiarato che il Sud deve diventare l’hub europeo per l’energia verde. Nonostante la grande enfasi con cui ce lo dicono, la cosa però non ci inorgoglisce per nulla, anzi ci fa paura il pensare di voler sacrificare ancora una volta questi territori in nome di interessi “più alti”. Un ruolo di colonia, quello che da sempre hanno affibbiato a questi territori con il beneplacito di ‘ndrangheta, classi dirigenti e imprenditori, al soldo del profitto, che contestiamo fortemente”.

Un esempio del Coordinamento è proprio la produzione energetica: “la Calabria - ribadiscono - da anni esporta circa i due terzi dell’energia prodotta. Eppure, a parte qualche manciata di posti di lavoro, questo sacrificio in nome dell’interesse del Paese non ha impedito la chiusura di ospedali, l’erosione dei servizi, i tagli progressivi ai bilanci degli enti locali, l’emigrazione dei nostri giovani. Il domani lo vogliamo immaginare diverso. Tuttavia ancora ci vengono a proporre impianti e centrali: l’inquinamento e i danni qui, sul nostro territorio, mentre i benefici per il resto del Paese e per l’Europa”.

Il Coordinamento dei Movimenti per la Difesa del Territorio nasce quindi con ambizioni che autodefinisce “legittime”! Da una parte articolare un lavoro capillare di informazione rispetto ai possibili rischi e danni legati a impianti come l’inceneritore e il rigassificatore, e soprattutto alle alternative sostenibili a queste scelte.

Dall’altra, costruire collettivamente e in maniera partecipata proposte e strategie per assicurare un futuro ai territori, “da contrapporre al nulla che si cela dietro i grandi proclami e dietro queste scelte scriteriate. Scelte che negli anni hanno visto il Paese Italia multato, per milioni di euro, per non aver rispettato le stesse direttive comunitarie!”, sostengono ancora.