Agorà Pd su Pnrr, Bruni: “riflettere sulle criticità e capire come risolverle”

Catanzaro Politica
Amalia Bruni

“Certamente il PNRR quando è stato introdotto ha rappresentato uno strumento importante per l’Italia e in particolare per il Mezzogiorno ma a mio avviso oggi esistono alcune criticità che andrebbero affrontate e risolte”.

Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale, intervenendo all’Agorà democratica di Lamezia Terme organizzata dal Pd sulle opportunità e sui rischi del PNRR, ha sottolineato alcuni punti.

“Esiste innanzitutto poco raccordo fra il PNRR e le Regioni, responsabili della spesa comunitaria. Questa misura viene gestita dallo Stato centrale, mentre la programmazione comunitaria è gestita dalle Regioni. Sarebbe stato auspicabile creare una sinergia fra investimenti regionali e investimenti PNRR, concentrando le azioni, mentre invece si procede su due binari diversi e con due regie diverse”.

“Di questa difficoltà – prosegue la consigliera regionale - è esempio la vicenda degli asili nido, settore in cui il Sud è penalizzato sia per carenza di progetti sia per la vicenda del co-finanziamento, diversi Comuni sono in dissesto ed hanno difficoltà ad individuare fonti per partecipare al finanziamento”.

Per Amalia Bruni le difficoltà degli Enti locali non riguardano solo la carenza di fondi finanziari, “in molti casi – afferma - la mancanza di personale tecnico in grado di operare sui bandi, questo anche dovuto al blocco del turnover, in questi anni, che ha privato molte amministrazioni comunali di personale da far operare nei campi specifici”.

“Attualmente lo scenario che si prospetta, con il peggioramento della situazione economica e con l’aumento dei prezzi di materie prime, con le difficoltà di approvvigionamento energetici – continua - rendono più difficoltosa la realizzazione delle opere che sono state stimate a prezzi diversi rispetto a quelli di pochi anni fa”.

Secondo la consigliera d’opposizione “non è prevista allo stato attuale nessuna revisione prezzi per il PNRR. Il PNRR inoltre non presenta alcuna risorsa in riferimento al rafforzamento delle risorse umane che rappresentano il nervo scoperto per tutta la Pubblica amministrazione, in particolar modo per gli Enti Locali”.

Pe Bruni, quindi, si rischia di dar vita “a contenitori senza contenuto, un paradosso che influenzerà i processi di crescita e sviluppo del nostro mezzogiorno. Bisogna riflettere su queste che rendono meno efficienti i processi di realizzazione di questi fondi, tenuto conto che il meccanismo procede progressivamente con anticipazioni a stadi di avanzamento delle opere finanziate. C’è una possibilità concreta che i cantieri si possano bloccare, o in alcuni casi non vedere mai la luce”, conclude la leader dell’opposizione.