Nasce a Reggio il comitato per i bambini e le mamme dell’Ucraina

Reggio Calabria Attualità

Nasce a Reggio Calabria il comitato per i bambini e le mamme dell’Ucraina. A seguito dell’arrivo di numerosi profughi e delle notizie di diverse persone ferma nella stazione di Varsavia, il centro comunitario Agape ha deciso di attivare il comitato.

Questo, coordinato dalla vice presidente del centro Lucia Lipari, è composto dalle parrocchie del Crocefisso e di sant’Agostino, rette da don Marco Scordo e da Padre Gabriele Bentoglio , dall’associazione Ulysses di Marisa Cagliostro, dal Banco Alimentare di Giuseppe Bognoni, dalla coop Demetra con Cristina Ciccone, dai Medici del Mondo con Alberto Politi, dai Patronato della Cigl con Mimma Pacifici e della Cisl con Federica Sgrò e con la compagnia Teatrale Scena Nuda di Teresa Timpano.

Grazie al comitato sono state già accolte presso famiglie o in alloggi messi a disposizione dalla generosità di privati otto nuclei familiari per un totale di venti donne e dieci bambini sfuggiti alla guerra. In sinergia con la Caritas Diocesana il comitato intende estendere l’accoglienza ad altrettanti madri con bambini che con grande difficoltà stanno cercando di arrivare in Italia e a Reggio Calabria con la mediazione di connazionali.

Il metodo scelto, è scritto in un comunicato, “è quello dell’accoglienza diffusa che farà leva su progetti familiari personalizzati che prevedono: l’individuazione di un volontario-tutor quale punto di riferimento della famiglie accolta sia per le necessità quotidiane che per il raccordo con enti e istituzioni; il reperimento di alloggi dove ospitare i minori con le loro mamme prevedendo la copertura delle spese delle utenze, di eventuali lavori di adattamento, di acquisti di quanto necessario; la programmazione di attività di sostentamento (vitto, vestiario, medicine per i minori), inserimento scolastico, cure sanitarie e sostegno psicologico, accesso ad attività sportive; l’assistenza legale ed il raccordo con i Servizi sociali Comunali, Questura, Asp e il Tribunale dei Minori; corsi di alfabetizzazione per i minori e le mamme e collaborazione con mediatori linguistici e culturali”.

Il Comitato intende impegnarsi per “collaborare con le istituzioni pubbliche competenti, e in primis con il Comune, ricordando che questo Ente è quello deputato istituzionalmente alla presa in carico dei profughi ed auspicando che l’Assessorato ai servizi sociali istituisca al più presto una unità di crisi in grado di coordinare le diverse iniziative che si stanno sviluppando sul territorio”.