Cardiopatico in cura da un ginecologo, deceduto: medico arrestato per omicidio colposo

Catanzaro Cronaca

Omicidio colposo: è questa l’accusa per cui un medico ginecologo, Roberto Petrella, di 75 anni, già destinatario di un provvedimento non definitivo di radiazione da parte dell’Ordine dei Medici di Teramo, è stato sottoposto agli arresti domiciliari dagli agenti della Questura di Catanzaro che hanno eseguito a suo carico un’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale locale su richiesta della Procura del capoluogo calabrese.

L’indagine, eseguita dai poliziotti della Digos, ha preso avvio da un’intercettazione sull’utenza telefonica del professionista, nell’ambito di un altro procedimento instaurato a suo carico presso la Procura di Catanzaro.

LA DIAGNOSI “SBAGLIATA”

Secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, il ginecologo non avrebbe effettuato una corretta diagnosi e non avrebbe apprestato il necessario trattamento terapeutico su un paziente con gravissime e molteplici patologie - cardiopatia con acuzie di infarto nel 2007, ipertensione, ipercolerestolemia, diabete, problemi di prostata - poi deceduto per un infarto del miocardio.

L’ipotesi è che lo abbia “curato” con pratiche non riconosciute in medicina, procrastinando il ricovero ospedaliero ed impedendo così che venissero attivate delle idonee terapie salvavita.

Le esigenze cautelari poste alla base del provvedimento coercitivo sono state desunte dal Giudice per le indagini preliminari di Catanzaro dalla “non occasionalità della condotta del sanitario”, che avrebbe operato con “cure alternative alla medicina ordinaria”, ritenute “prive di validità scientifica, anche in relazione ad una paziente affetta da covid-19”, dando inoltre esecuzione ai numerosi proclami antiscientifici diffusi sul suo profilo Facebook, con ampio seguito.

Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari.