Sanità, finanziamenti di 14 anni fa: Bruni, Irto e Tavernise “interrogano” Occhiuto

Calabria Salute

Un’interrogazione è stata presenta al Presidente Occhiuto da Amalia Bruni per il Misto, Nicola Irto per il Partito Democratico e Davide Tavernise per il Movimento 5Stelle al fine di “conoscere la situazione dei 4 nuovi ospedali Catanzaro, Vibo Valentia, Sibaritide e Piana di Gioia Tauro programmati e finanziati dall’accordo di programma quadro tra stato e regione risalente ormai a 14 anni fa.”

“E’ incredibile come nella Sanità Calabrese succedano cose sempre al limite del normale. Prendiamo il caso dei quattro ospedali che dovevano essere realizzati secondo un accordo di programma quadro stipulato 14 anni fa per un importo per oltre 285 milioni di euro e del quale se ne sono perse le tracce."

"I quattro ospedali, uno a Catanzaro, uno a Vibo Valentia, uno nella Sibaritide e l’altro nella Piana di Gioia Tauro, - scrivono Bruni, Irto e Tavernise nell’interrogazione - purtroppo ancora sono rimasti lettera morta e nonostante la grave crisi del sistema sanitario calabrese, nessuna di queste strutture è entrata in funzione. Anzi per alcuni, come quello di Palmi, non è stato neanche approvato, come denuncia da più tempo l’Associazione Prosalus, il progetto definitivo".

"Per meglio comprendere – avanzano - la vicenda citiamo una frase della lettera di questa Associazione che fa capire la frustrazione e la delusione dei cittadini dopo un’attesa interminabile e infruttuosa: “Insomma ritardi di anni che generano ritardi di altri anni ed effetto moltiplicatore dei tempi anche per adempimenti ordinari previsti o prevedibili in qualsiasi procedimento per opere pubbliche. Uno stillicidio procedimentale mai visto e percepibile anche dal cittadino comune”.

"Occasioni perse – chiosano nell’interrogazione Bruni, Irto e Tavernise - senza che nessuno, se non i cittadini che reclamano giustamente maggiore attenzione verso la cura della propria salute, cerchi di comprendere i motivi e andare avanti”.

Queste dunque le motivazioni che hanno spinto all’interrogazione Bruni, Irto e Tavernise che auspicano “risposte attendibili e la risoluzione della annosa e vergognosa vicenda”.