Il mercato del gioco nell’ultimo triennio: tendenze e fatturato

Calabria Tempo Libero

Il biennio 2020-21 non è stato facile per nessun comparto dell’economia, sebbene alcuni settori, soprattutto quelli legati al digitale, abbiano registrato notevoli incrementi di fatturato e penetrazione nelle abitudini quotidiane delle persone. Fra questi è indubbio considerare il segmento delle attività di intrattenimento digitale svolte tramite internet, tra cui programmi in streaming e serie TV, navigazione online, videogames e intrattenimento, applicazioni mobile.

Come già accennato, le contingenze esterne dell’ultimo triennio hanno spinto le persone all’uso maggiore delle piattaforme online e questo, come vedremo in seguito, ha suscitato un aumento del fatturato dei siti di gioco online. A corroborare questo trend ci sono sicuramente le tipologie di Casino Bonus, ossia i tipi di importi che vengono accreditati sui conti dei giocatori iscritti, e l’evoluzione tecnologica di questi portali.

A questo punto è interessante capire l’evoluzione del mercato del gioco nell’ultimo triennio tramite il report dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: si tratta del Libro Blu, che ogni anno delinea dettagliatamente l’andamento del settore. In generale, l'ADM presidia il comparto giochi, gestisce l'Erario tramite la riscossione e tutela il giocatore mediante attività di vigilanza e controllo. Proprio in quest’ambito è da segnalare, ad esempio, l’inibizione di 297 siti web privi di autorizzazioni su 10.458 controlli. Nel 2020 il settore dei giochi ha contribuito all’Erario con 7,24 miliardi di euro con le seguenti percentuali: 35,06% tramite i cosiddetti apparecchi AWP, 15,63% proveniente dalle lotterie (tipo Gratta e Vinci che a dicembre ha fatto registrare circa 300mila euro vinti in Calabria), 12,74% dal lotto, 9,59% dalle videolottery, 4,94% dai giochi numerici a totalizzatore e 22,04% di giochi vari, in particolare poker e affini.

L’aspetto più importante da sottolineare riguarda la differenza della raccolta tra il giocato fisico e il giocato a distanza dell’ultimo triennio considerato dal Libro Blu dell’ADM, a partire quindi dal 2018. In linea generale, si registra un calo del gioco fisico e della raccolta che va dagli oltre 75 milioni del 2018 ai 74 milioni del 2019 fino ai 39 milioni del 2020: un calo drastico del -47,20% nell’ultimo biennio. Per contro, la crescita del gioco online è stata continua: nel 2018 la raccolta consisteva in circa 31,4 milioni di euro, 36,4 milioni nel 2019 fino a 49,2 milioni del 2020, con un balzo nell’ultimo biennio del +35,25%. Complessivamente, lo spostamento dei volumi di gioco dal fisico al virtuale non è riuscito a bilanciare la contrazione della raccolta, determinando così un generale e forte ribasso del gettito erariale.

In attesa delle statistiche definitive del Libro Blu 2021, i dati di novembre riportati da Agimeg, l’Agenzia Giornalistica del Mercato di Gioco, mostrano una spesa di 300 milioni di euro (+25,4% rispetto al mese precedente) trainata principalmente dalle scommesse sportive (+89,3%), con una frenata per casinò games, poker cash e tornei. Più in dettaglio si registra il 4,7% in meno per i casinò games, -2,6% del poker in modalità cash e -0,6% in modalità torneo. Resta quindi da verificare, nel futuro prossimo, l’evoluzione del comparto.