Lamezia: rapine e scippi, i nomi dei 3 arrestati

Catanzaro Cronaca

I Carabinieri della Stazione di Lamezia Terme Sambiase collaborati dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lamezia Terme e del Gruppo Operativo Calabria di Vibo Valentia, in esecuzione di un provvedimento di fermo d’indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, alle prime luci dell’alba hanno arrestato tre giovani cittadini rom: Matteo Carchidi, Damiano Berlingeri e Daniele Amato, ritenuti responsabili di rapina e tentata estorsione ai danni di una signora che, parcheggiata la propria auto nelle adiacenze dell’Ospedale di Lamezia Terme, con un pretesto l’hanno costretta a scendere dal veicolo, aggredendola subito dopo ed asportandole la borsa, fuggendo successivamente all’interno dell’adiacente accampamento rom dal quale alcuni complici lanciavano pietre all’indirizzo della vittima.

L’intervento dei militari è stato eseguito dopo un’attenta analisi volta ad individuare i tre soggetti i quali, in passato, si sono dimostrati non avere una stabile dimora, ospitati spesso da parenti ed amici. Infatti, solo uno è stato trovato nel luogo del suo ultimo domicilio mentre gli altri due sono stati rintracciati presso le famiglie delle conviventi. In tutto, un rom è stato fermato all’interno dell’accampamento di c.da Scordovillo, mentre gli altri due presso alcune palazzine popolari di località Nicastro. Grazie al provvedimento di fermo, i Carabinieri di Lamezia Terme, in sinergia con la Procura della Repubblica, hanno dato ponta risposta ad un grave episodio che ha visto quale vittima una signora pensionata recatasi in ospedale per una visita medica. La dinamica dell’evento delittuoso patito dalla signora è purtroppo simile ad altri subiti da numerose altre donne sempre nei pressi dell’ospedale. L’anno 2011 non è cominciato in maniera diversa da come si era concluso il 2010. Furti, danneggiamenti, rapine, estorsioni tentate e consumate si sono ripetuti anche nel corso del primo trimestre di quest’anno. In soli tre mesi sono stati denunciati presso le Stazioni Carabinieri di Lamezia Terme i seguenti reati consumati all’interno dei parcheggi dell’Ospedale di Lamezia Terme e che hanno visto, quasi nella totalità dei casi, vittime le donne: 14 furti di autovetture; 7 atti vandalici ai danni di autovetture a seguito del lancio di sassi dall’interno del campo rom; 6 furti con strappo (borseggi) ai danni di donne che, derubate a bordo delle proprie autovetture, dopo essere state costrette a fermarsi poiché ostacolate da alcuni giovani fuggiti successivamente sempre all’interno dell’accampamento; 2 rapine con successiva richiesta estorsiva.

L’altro episodio di rapina si è verificato il 7 gennaio 2011 quando un uomo non della zona, recatosi nella città per proprie esigenze, giunto nei pressi dello stadio D’Ippolito, avendo necessità di trovare uno studio medico, ha affiancato con la propria autovettura un giovane che stava passeggiando per strada per chiedere indicazioni. Il minore offertosi subito di accompagnarlo direttamente sul posto è stato fatto salire in auto per raggiungere la meta. Ad un certo punto l’uomo si è accorto che il giovane gli aveva fatto imboccare una stradina dissestata e fiancheggiata da cumuli di spazzatura e carcasse di auto incendiate, parallela alla ferrovia. Nemmeno in tempo a fermarsi in che il giovane, dopo avergli sottratto il telefono cellulare è saltato giù dal veicolo e, affiancandolo dal lato del conducente lo ha afferrato nel tentativo di strappargli il borsello costringendolo a scendere dal mezzo e riuscendo, dopo una colluttazione a scaraventare a terra l’uomo, ad impossessarsi della borsa e a guadagnare la fuga. L’ignara vittima, ancora non consapevole di dove si trovava, ha cominciato a rincorrere il giovane fino ad entrare all’interno del campo rom dove nessuno gli ha dato indicazioni sulla direzione presa dal giovane. Nel far ritorno all’auto, sui binari della ferrovia scorgeva il giovane che gli intimava di consegnargli 100 Euro in cambio del suo borsello, nel quale, tuttavia, l’uomo aveva già tutti i suoi averi. Successivamente soccorso da una pattuglia dell’Arma, grazie alle descrizioni fornite si riusciva ad individuare ed a riconoscere l’autore dell’episodio delittuoso che veniva nella stessa serata rintracciato e deferito all’A.G. per essere successivamente tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Catanzaro.