Foti: “Sostegno e cura della disabilità psichiatrica a rischio”

Reggio Calabria Salute

Chiede il sostegno per la disabilità psichiatrica a rischio Giuseppe Foti. E lo fa in una lettera indirizzata al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.

Nella missiva Foti chiede il sostegno della Regione per “evitare che a molti pazienti psichiatrici, quindi soggetti fragili, venga precluso il costituzionale diritto alla cura. Sono un semplice operatore del sociale che lavora all’interno di una delle tante strutture psichiatriche del territorio di Reggio Calabria. Sul territorio di Reggio Calabria operano da tanti anni molte strutture psichiatriche, dove quotidianamente molti operatori svolgono quello che io definisco con orgoglio un mandato sociale”.

Foti parla poi del “blocco dei ricoveri e di conseguenza il mancato diritto alla cura. Questa decisione conduce solo alla vicina chiusura di un intero comparto assistenziale che opera sul territorio da più di trent’anni. La cosa, comunque, che più mi addolora è che questa presa di posizione abbia obbligato molte famiglie con a carico soggetti psichiatrici al ricovero dei propri congiunti lontano dagli affetti e dalla propria terra”.

“Il mancato accreditamento delle strutture fa parte di tutto l’apparato di ingiustizie alle quali dobbiamo sottostare, ma senza mai precluderci il diritto di denunciare e lottare civilmente. Ritengo che una politica che si rispetti debba farsi carico della situazione e dare risposte celermente e concretamente. Le responsabilità sono molteplici e non attribuibili alla maggior parte degli operatori che, insieme al Coo.la.p (coordinamento lavoratori psichiatria) di cui faccio parte attiva, hanno preso in mano la situazione cercando tutt’oggi di porvi rimedio”.

“La psichiatria va sempre più verso altre forme evolute di riabilitazione nelle quali il concetto d’inclusione e di diritto sono cardine ed espressione di civiltà. A questo proposito desidererei che la nostra terra e la nostra gente più svantaggiata e fragile abbia il massimo della cura e sono sicuro che Lei sia d’accordo con me. Per tale motivo è urgente fare i primi passi per dare ai servizi capacità di programmazione e questo si può fare solo con gli accreditamenti delle strutture e prima ancora con lo sblocco immediato dei ricoveri”.