Politiche della famiglia, Minasi (Lega): “Approvate due importanti delibere”

Calabria Politica
Tilde Minasi

"Approvate due importanti delibere inerenti le dinamiche familiari di quei nuclei che, per diversi motivi, di natura economica o sociale, vivono situazioni particolari, accentuate dall’arrivo della pandemia e dai disagi connessi a questa fase storica e sanitaria". Così Tilde Minasi, riferendosi ad alcuni interventi collegati al Piano per le Politiche della Famiglia.

"Saranno creati 8 centri per la famiglia, e inoltre, anche nei consultori riattivati con il progetto, particolare rilievo verrà dato alle famiglie fragili al cui interno siano presenti figli minorenni. Si opererà in forma integrata, tramite il rafforzamento della rete e il coinvolgimento dei servizi pubblici e degli enti di Terzo Settore impegnati sui territori per quelle situazioni particolarmente difficili" ribadisce l'esponente leghista. "In sintesi, le direttrici principali si snoderanno su percorsi di promozione e formazione alla genitorialità e alla natalità, sulla continuità genitoriale in situazioni di grave pregiudizio, laddove possibile, per i minori e sullo scambio di conoscenze e buone prassi tra i professionisti del progetto, gli operatori dei servizi sanitari competenti, e quelli del privato-sociale, nonché sul sostegno economico diretto per interventi straordinari ed urgenti".

"L’altra deliberazione sostenuta dall’esecutivo è, invece, riferita all’approvazione delle ‘Linee guida per l'avvio dei Centri polivalenti per giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico ed altre disabilità con bisogni complessi’. Un programma sino adesso non presente in Calabria, di cui sono particolarmente orgogliosa alla luce dell’obiettivo di coinvolgere attivamente i beneficiari nella vita della comunità, andando oltre una logica di puro assistenzialismo, grazie agli approcci integrati a livello sociale e socio-sanitario, e a risposte personalizzate" spiega la Minasi. "Tra gli obiettivi prioritari dei Centri, infatti, rientra pure la creazione di una rete territoriale che coordini le risorse, le varie tipologie di opportunità e funga da incentivo per il protagonismo delle famiglie e delle associazioni dei familiari, anche attraverso processi di consulenza ed orientamento all'esercizio dei diritti e alla facilitazione dell'accesso ai servizi".

"Si sta, dunque, lavorando alacremente per delineare un iter di azioni e di modelli di welfare territoriale per la famiglia e per la disabilità, cercando di superare la semplice presa in carico a favore di percorsi specifici che incidano positivamente sulla salute della persona, sulla sua inclusione sociale, su affettività, apprendimento, formazione e lavoro" conclude.