Azienda zero, Ieraci: “Riorganizzare il sistema di assistenza”

Calabria Salute

Riorganizzare il sistema di assistenza ma con un’integrazione tra ospedale e medicina territoriale”. Sono le parole di Roberto Ieraci, presidente dell’associazione culturale "Nuovi Orizzonti per il Sud" in merito alla nascita dell'Azienda Zero, ente che dovrà occuparsi della governance della sanità calabrese.

“La nostra Regione di sicuro aveva bisogno di un "restyling" visto il forte debito che ci ha portati al commissariamento e la sfiducia dei cittadini verso la sanità calabrese, che sta vedendo negli anni, come lo dimostrano anche i bilanci, l'emigrazione dei nostri cittadini verso i grandi Ospedali del Nord con il contestuale aumento della spesa sanitaria e quindi del debito”, scrive Ieraci.

“Allora mi domando: perché non investire qui' quei soldi, costruendo nuovi ospedali, o meglio, implementando e potenziando quelli preesistenti? Magari distribuendo i servizi su tutto il territorio provinciale. La crisi epidemiologica dovuta al Covid 19, ha messo a nudo tutti i problemi del nostro sistema sanitario, dove non solo i Lea (Livelli essenziali di assistenza) sono quasi inesistenti, ma non abbiamo neppure una medicina territoriale che possa dare delle risposte immediate al cittadino evitando così di fare "pressione" sugli ospedali”.

“Una centralizzazione, in capo ad un unico soggetto della governance del nostro Servizio Sanitario con una razionalizzazione del personale ed un maggior controllo sulla spesa era necessaria visto i disastri che sono stati compiuti negli anni. Però contestualmente bisogna evitare di creare un "distacco" fra le diverse reti ospedaliere che comunque verranno ridimensionate nelle loro funzioni. Bisogna puntare sulla qualità e sull'efficienza, non mortificando i territori, in quanto ogni realtà presenta problematiche differenti. Immaginiamo se l'ospedale di Locri venisse depotenziato ed i cittadini del comprensorio locrideo avessero il primo presidio ospedaliero utile a Reggio Calabria”.

“Il cittadino deve tornare a fidarsi della sanità calabrese, altrimenti tutti questi sforzi saranno vani. Ci aspettano delle sfide ardue. Il Presidente Occhiuto, al quale va tutta la mia stima e fiducia, sta cercando di dare un'accelerata ad una "macchina" quasi ferma, in vista dell'arrivo dei fondi del PNRR al quale la Calabria non può farsi trovare impreparata. Il mio augurio e che la nostra Regione possa essere messa nelle condizioni di competere con le altre realtà italiane ed europee per un riscatto che la storia ci deve”.