Reggio Calabria presenta i progetti utili alla collettività

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Saranno 300 i percettori del reddito di cittadinanza che si metteranno a disposizione dei servizi cultura, istruzione, lavori pubblici, manutenzioni e segretario del Comune di Reggio Calabria. È emerso nel corso della presentazione dei progetto utili alla collettività presentati nel salone dei lampadari di palazzo San Giorgio a Reggio Calabria.

Erano presenti il sindaco Giuseppe Falcomatà, l’assessore alle Politiche sociali, Demetrio Delfino, il dirigente di settore Francesco Barreca ed il consigliere delegato al Personale, Francesco Gangemi. Per il sindaco, dunque, si tratta di “un giorno importante per Reggio ma, soprattutto, per uomini e donne che avranno modo di riprendere la loro vita in mano sotto il profilo personale, lavorativo e professionale”.

“La nostra impronta – ha detto il primo cittadino – è stata sempre quella di difendere il lavoro, di tutelare i lavoratori restituendo dignità a chi opera per la nostra città. In questi anni, lo abbiamo fatto con i dipendenti delle ex società partecipate o con la stabilizzazione di migliaia di Lsu. Continuiamo a farlo, adesso, con questi progetti utili alla collettività, all’Ente, all’intero territorio comunale e a chi, dopo un percorso lavorativo o di studi evidentemente travagliato, ha la forza e la voglia di rimettersi in gioco”.

“I percettori del Reddito di cittadinanza – ha concluso Falcomatà – daranno una grossa mano all’Amministrazione comunale svolgendo la propria attività all’interno degli uffici così da garantire i servizi pubblici essenziali e restituire bellezza e decoro ai luoghi della città”.

Si è detto contento anche l’assessore al Welfare, Delfino, che nel corso del suo intervento ha anche ringraziato il Centro per l’impiego, l’Anpal ed i navigator, “attori fondamentali – li ha definiti - per il compimento e la buona riuscita di questi progetti. I cittadini coinvolti – ha spiegato Delfino - sono circa 300 per 15 servizi ed aiuteranno il Comune a superare le difficoltà dovute al fortissimo ridimensionamento della propria pianta organica. I Puc, ad ogni modo, sono importanti perché ridanno dignità al lavoro nella consapevolezza che molti cittadini potranno spendersi in favore della comunità”.

Identica l’analisi del consigliere Gangemi che ha speso parole d’elogio verso “cittadini spesso bistrattati ed offesi da chi li indica come quelli che prendono dallo Stato senza restituire nulla. Noi – ha affermato - siamo anni luce lontani da questo modo di concepire e sostenere il dibattito politico. Tutto il nostro impegno, invece, lo stiamo concentrando nella salvaguardia della dignità di persone che, adesso, avranno l’occasione di rimettersi in discussione e di ricostruire la loro esistenza attraverso il lavoro e l’impegno verso la comunità”.