Coppa Italia. Crotone-Brescia 6-4, i rossoblù vincono (e convincono) ai rigori

Crotone Sport Francesco Pitingolo

Termina ai calci di rigore col risultato di 6-4 (2-2) per i pitagorici l’incontro tra Crotone e Brescia valevole per i trentaduesimi di Coppa Italia. Non bastano, dunque, i novanta minuti dei tempi regolamentari nè i trenta dei supplementari a decretare il vincitore del match, che ha condotto meritatamente i pitagorici, ai sedicesimi di Coppa, dopo aver disputato un incontro all’ultimo respiro. L’avversario del prossimo turno sarà l’Udinese.


di Francesco Pitingolo

Il Crotone, tra le mura amiche dello stadio Ezio Scida, alla presenza del suo pubblico (circa 1.500 su 2.500 tagliandi disponibili), vero e proprio assente nella passata stagione di serie A. Nonostante una rosa molto giovane e ancora incompleta, con il mercato in entrata e uscita in piena evoluzione, è stato chiamato ad una prestazione convincente, necessaria per fugare la coltre di dubbi addensatasi sui rossoblù dopo la partita disputata contro la Vibonese, valevole per la Coppa L. Vrenna, durante la quale la compagine pitagorica è apparsa farraginosa .

Gli squali nel match odierno hanno affrontato un avversario di pari categoria, ma di qualità superiore, con ambizioni da massima categoria. Mister Modesto, crotonese di nascita, per il suo esordio nella prima gara ufficiale da rossoblù, e nella serie B, ha schierato un 3-4-2-1: in porta Marco Festa, in difesa: Nedelcearu, Mondonico e Visentin; a centrocampo: Molina, Vulic, Zanellato e Giannotti; in attacco: Benali e Borello alle spalle di Mulattieri (due ani da bomber nella primavera dell’Inter).

Il Brescia di Mister Inzaghi, al quale è stata affidata la panchina delle “rondinelle” e che già alla vigilia del match si è detto carico e pronto a vendere cara la pelle contro un avversario di pari caratura, risponde all’undici crotoniate con un 4-3-1-2 rinunciando, giocoforza, alle prestazioni sportive del nuovo portiere Linner, per il quale manca ancora il transfer internazionale, schierando tra i pali Perilli; in difesa: Mateju, Cistana, Mangraviti e Palaci; a centrocampo: Bisoli, Van De Looi, Jagiello; in attacco: Tramoni a supporto delle punte Ayè e Bajic.

A dirigere l’incontro il signor Massimi della Sezione di Teramo coadiuvato dagli assistenti Capaldi e Vigile, dal IV uomo Acanfora e dagli uomini VAR Marini e AVAR Nasca, con qualche errore di troppo nelle decisioni. Inizia il match e il primo pallone è gestito dal Crotone con Zanellato, ma il Brescia tenta subito di far breccia sulla fascia destra del terreno di gioco, nel tentativo di sorprendere la difesa rossoblù che appare, nei primi minuti, attenta e ben messa in campo.

Al 2’ minuto Marco Festa risponde subito “presente” su una conclusione di Riad Bajic pescato, poi, in posizione irregolare dagli assistenti di gara. Nei primi minuti dell’incontro il Brescia è apparso molto aggressivo, riuscendo a mettere il Crotone in difficoltà, lento soprattutto nella fase di costruzione primaria. Al 14’ altro squillo del Brescia con Marko Pajac che di sinistro da fuori area impegna un attento Festa che disinnesca la minaccia spedendo la palla in corner, poi non sfruttato dalla squadra ospite. Il Crotone prova a prendere le misure alla squadra di Pippo Inzaghi con Molina, faro sulla fascia pitagorica, risultando sovente molto aggressivo ed efficace, specialmente in fase di pressione.

Al 25’ arriva il primo corner per il Crotone: Benali prova uno schema che trova una splendida conclusione di Vulic che porta in vantaggio i pitagorici, con una deviazione che mette fuori causa Perilli. Dopo un primo sbandamento iniziale, la difesa del Crotone sembra essersi ricompattata riuscendo a dare tranquillità a tutto il reparto. Migliora la velocità e sono più raggiungibili i punti di riferimento per la spinta offensiva.

Il Brescia prova una reazione immediata ma è sempre il Crotone che al 29’ fallisce, con Vulic, l’appuntamento con il gol del raddoppio. Al 34’ il Crotone con Zanellato, non sfrutta una splendida palla prodotta da giocate pregevoli tra Benali e Borello mancando, per un soffio, il gol del 2-0. È il Crotone ha dettare i tempi e tenere in ansia la linea difensiva delle rondinelle.

Al 40’ Perilli ci mette una pezza, su un’azione corsara costruita e maturata da un super dribbling di Benali che con un destro – sinistro - destro non riesce a sorprendere il numero uno del Brescia. Dopo due minuti di recupero termina la prima frazione di gioco che ha visto emergere il Brescia nel primo quarto d’ora, autore di tre limpide palle gol.

Dopo la marcatura del vantaggio, maturata al 25’ ad opera di Vulic, la squadra di casa, giovanissima e con tanti esordienti in campo, ha letteralmente cambiato marcia e passo, attuando un vero e proprio monologo modificando, letteralmente, il copione del match. Inizia il secondo tempo e le due compagini non operano alcuna sostituzione.

Nel primo minuto della ripresa arriva il pareggio del Brescia con una giocata collettiva sviluppatasi sulla fascia sinistra, trasformata da Torn Van de Looi che nell’angolino basso sorprende Festa, che per tutto il primo tempo ha mostrato qualità e un buon piazzamento. Al 61’ altra chance di vantaggio per il Brescia che prova a mettere il Crotone alle corde, con una pericolosa azione prontamente disinnescata dalla difesa pitagorica. Il Crotone prova a reagire, ma il Brescia approfitta di una incertezza degli avversari e, su azione di ripartenza segna il gol del 1-2 con Riad Bajic che di sinistro infila il numero uno pitagorico.

La squadra di casa non appare però disposta ad arrendersi davanti il proprio pubblico e, al 75’, arriva il pareggio del Crotone con Mulattieri che sfrutta un pregevole assist di Borello e di testa batte Joronen (subentrato a Perilli al 50’). Le azioni offensive del Crotone non sono casuali, ma costruite su linee geometriche perfette, sorrette da una buona dinamica di gioco, che rallenterà nella ripresa per mancanza di energie. Dopo 5 minuti di recupero termina il secondo tempo regolamentare e il Brescia, nella ripresa è apparso più compatto e convincente, sapendo stravolgere le geometrie e gli equilibri di gioco dei pitagorici, apparsi in netta difficoltà ed in preda a momenti di blackout.

Le rondinelle pensavano di avere in mano la partita ma la squadra pitagorica, dimostra il proprio carattere riprendendo un match che, per esprimere il suo definitivo verdetto, ha necessitato dei tempi supplementari prima e dei rigori poi.

L’arbitro Massimi fischia l’inizio del primo tempo supplementare e il Brescia prova subito a prendere il controllo delle operazioni nella fase di possesso e finalizzazione, ma il Crotone riesce ad arginare le incursioni avversarie. Le due compagini si studiano, tengono palla e provano le ripartenze, ma appaiono visibilmente stanche anche per un caldo umido impietoso che affligge la città pitagorica.

Non basta neanche il secondo tempo supplementare a sbloccare il risultato inchiodato sul 2-2; per decidere il match sono stati necessari i calci di rigore, favorevoli al Crotone che si impone 4-2 guadagnando i sedicesimi di finale di Coppa Italia dove incontrerà l’Udinese. La squadra di Mister Modesto ha espresso, nel corso dell’incontro, concetti di gioco che appaiono ben rodati e memorizzati dalla compagine rossoblù e che testimoniano lo svolgimento di un buon lavoro settimanale.

La compagine calabrese, nonostante sia ancora in costruzione e con molti big della passata stagione sul mercato, è riuscita a vincere e convincere, fornendo un buona prova di carattere maturata con gli uomini contati. Il Crotone, ancora una volta, si è dimostrato vero e proprio squalo rossoblù mangia rondinelle che, nei nove precedenti incontri, non sono mai riuscite a vincere allo Scida.

Vittoria, dunque, che fa morale e gruppo anche in vista della prima di campionato che si svolgerà domenica 22 agosto dove il Crotone, tra le mura amiche dello stadio di casa, incontrerà il Como.