Vibo. Gilberto Floriani alla guida del Rotary Hipponion

Vibo Valentia Attualità
Gilberto Floriani e Maria Giovanna Fusca

Parte la sfida di Gilberto Floriani da oggi alla guida del Rotary Club Hipponion dei Vibo Valentia. La sua sfida è alta: pensa ad un progetto per rimuovere, in rete con istituzioni, enti, imprenditori e associazioni, le criticità esistenti nel territorio e nel contempo promette nuovo impulso alla inderogabile azione di inversione di rotta sul sistema Rotary che è chiamato a compartecipare alla realizzazione del più avanzato modello Calabria che è stato licenziato di recente dalle pagine della rivista “Calabria Rotary”.

Gilberto Floriani dopo aver indossato il collare di Presidente del Rotary Club Hipponion di Vibo Valentia per la stagione 2021/2022 nel corso della cerimonia del passaggio di consegne, svoltasi all’hotel 501, avverte che la prossima settimana riunirà il neo consiglio direttivo composto anche da Maria Giovanna Fusca (Past President), Leonardo Sganga ( Presidente eletto), Cinzia Ieracitano (Prefetto), Teresa Saeli (Segretario), Maria Teresa Rosano (Segretario esecutivo), Eleonora Cannatelli, Gaetano Di Tocco e Riccardo Montoro (Consiglieri).

Intanto in occasione del passaggio del testimone sono stati insediati ufficialmente l’Interact del Liceo Scientifico “G. Berto” con Presidente Paola Crupi e l’Interact del Liceo Classico “M. Morelli”, presieduto da Vincenza Caparra. Promotori, rispettivamente, Eleonora Cannatelli e Bianca Cimato.

Quasi a voler significare che la componente giovane assume un ruolo di forte ed intenso impegno nel disegno complessivo del Club e che è rivolto a potenziare la spinta del nuovo Distretto Calabria 2102.

“Il Club non può concedersi soste – esordisce il Presidente Gilberto Floriani - nel corso del suo indirizzo di saluto dopo il congedo di Maria Giovanna Irene Fusca e conferma che l’iniziativa legata al recupero della rivista “Calabria Rotary”, voluta dal decano ed emerito Presidente dei Past Governor del Distretto Calabria 2102, Vito Rosano, e gli effetti della nomina della città a capitale italiana del libro per il 2021, rappresentano gli obiettivi del progetto in corso e che vede il Rotary impegnato in una serie di iniziative che hanno come momento importante una rivisitazione sul modo di investire sulla cultura del sapere e non solo.”

A fungere da battistrada continua ad essere il manifesto editoriale pubblicato su “Calabria Rotary” da Vito Rosano che sta proiettando l’azione del Rotary in una sorta di rivoluzione politica e culturale che coinvolge l’elite, e non solo, di Rotary e del virtuoso sistema del fare che sta emergendo in Calabria.

Cerchiamo nuove idee ed energie socio culturali ed imprenditoriali – aggiunge Gilberto Floriani – perché la costruzione di una aggregazione che vede impegnati le intelligenze del Rotary e della società calabrese possa portare alla realizzazione di una svolta che nasce sulla scuola dei nuovi saperi che deve incidere profondamente sulla ripartenza della Calabria.”

Sembra scontato che saranno gli effetti della programmazione legati allo sviluppo del programma Vibo Valentia capitale della cultura per il 2021 a determinare la scaletta degli obiettivi immediati e a lungo termine.

“La nostra è una realtà - aggiunge- che guarda al recupero della più avanzata credibilità dell’Associazione fondata da Paul Harris e come tale orienta il suo impegno sulla necessità di impegnare il territorio in uno studio che offra nuove prospettive di sviluppo, in via preminente, per le piccole, medie e grandi imprese.”

La Calabria è in piena sofferenza e città come Vibo Valentia e dintorni non possono non godere degli effetti straordinari derivanti dal riconoscimento culturale di qualche mese fa. Significa che la più piena ripresa del Festival Leggere & Scrivere, che resiste agli impietosi attacchi di chi è lontano dalla concreta idea che una crescita socio economica ed imprenditoriale non può non avere come presupposto ideale la promozione e lo sviluppo del territorio, è fondamentale per aiutare una delle realtà più promettenti della Calabria a diventare competitiva.

Oggi non avrebbe senso progettare il futuro immediato di questa città senza avvalersi del contenuto e dei possibili effetti conseguenziali oltre che attendere agli obiettivi legati al riconoscimento notificato dal Ministro Dario Franceschini”. Gilberto Floriani parte da questa idea per ricordare che “sono già sul tavolo del confronto e che attendono una immediata quanto qualificata discussione nuovi momenti di svolta per restituire, tra l’altro, all’hinterland vibonese un ruolo di primo piano”.