‘Ndrangheta e traffico di droga: blitz nel reggino, in 19 in manette

Reggio Calabria Cronaca

Associazione mafiosa, associazione finalizzata alla produzione e al traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi e tentato omicidio. Sono questi i reati contestati a 19 persone finite stamani in arresto nell’ambito dell’operazione chiamata in codice “Lampetra”.

Per quindici degli indagati si sono spalancate le porte del carcere, mentre gli altre quattro sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

Il blitz è scattato alle prime luci dell’alba di oggi nei comuni di Scilla, Sinopoli e Sant’Eufemia d’Aspromonte, in Calabria, allargandosi in Sicilia, Lombardia e Lazio, ovvero e rispettivamente nelle province di Messina, Milano, Roma e Terni.

Ad eseguire gli arresti sono i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria su ordine del Gip del tribunale della stessa città.

Il provvedimento restrittivo - portato a termine dai militari del Reparto operativo reggino e delle Compagnia di Villa San Giovanni - arriva come epilogo di un’investigazione che è partita due anni fa, nel 2019, e che si è conclusa nei primi mesi di quest’anno.

Una indagine che è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia dello Stretto, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri e condotta dai Sostituti della stessa Dda Walter Ignazitto e Paola D’Ambrosio.

Il focus principale è stato diretto ad acclarare quella che è ritenuta come “la radicata e attuale operatività” della cosca Nasone-Gaietti, struttura mafiosa pienamente organica alla ‘ndrangheta unitaria ed operante a Scilla e nelle aree limitrofe.

[>] QUI I DETTAGLI