Crotone, protestano i Vigili del Fuoco: carenza di organico rallenta macchina dei soccorsi

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Si chiedono “dove andremo a finire, o per meglio dire chi dovrà soccorrere la popolazione se non ci sono unità a disposizione” i Vigili del Fuoco di Crotone, scesi in protesta ricordando come “i precari già formati e subito disponibili, sono parcheggiati ancora a casa in attesa di chiamata per la propria stabilizzazione”. Prosegue dunque la mobilitazione del corpo assieme all’Usb, con un nuovo sit-in di protesta svoltosi presso la Prefettura pitagorica.

Sono gli stessi vigili a ricordare che gli “Standard Europei del soccorso tecnico urgente, che prevedono 1 Vigile del Fuoco permanente ogni 1.000 abitanti”, mentre nel territorio nazionale il dato è impietoso: “il rapporto è di 1 Vigile del Fuoco permanente ogni 16.500 abitanti, con 28.000 Vigili del Fuoco permanenti su tutto il territorio nazionale” divisi nelle varie mansioni. Dato rispecchiato anche in Calabria, dove il rapporto sarebbe di 1 Vigile del Fuoco ogni 11.211 abitanti.

“Con questo sistema sempre di più alla deriva L’Italia in 20 minuti voluta fortemente dall’amministrazione centrale oggi diventa L’Italia dai tanti punti interrogativi, perché le assunzioni vengono fatte ad oggi con il contagocce e di conseguenza la classe politica e quella dirigenziale ‘mensilmente’ usufruisce dei premi produzione per aver risparmiato appunto sul diritto al soccorso del cittadino e su di un servizio essenziale” denunciano ancora i Vigili del Fuoco, sollecitando dunque il Prefetto di Crotone ad intervenire affinché si velocizzioni le nuove assunzioni tra i precari come definito nel Recovery Fund e previsto nella Legge di Bilancio per il 2021.

Questa infatti “ha autorizzato nuovi concorsi nella Pubblica Amministrazione per reclutare circa 29.600 entro il 2024”, ai quali vanno aggiunte “le stabilizzazioni di personale autorizzate dal provvedimento legislativo, che creeranno posti di lavoro nella Pubblica Amministrazione per oltre 50 mila dipendenti pubblici nel giro di 4 anni”.

“Noi – concludono i Vigili del Fuoco – continueremo a stare in strada al fianco di tutta la cittadinanza documentandola ed informandola come sempre di un suo servizio essenziale che ora risulta essere espletato a singhiozzi e con affanno, se queste assunzioni di tutti i precari per un diritto di ogni singolo cittadino, non verranno immesse nel Recovery Plan”.