Operazione “Imponimento”, altri due arresti in Svizzera

Vibo Valentia Cronaca

Altri due arresti nell'ambito dell’operazione Imponimento (LEGGI). Le manette sono scattate per altrettante persone residenti in Svizzera.

Arresti resi possibili grazie al fatto che dallo scorso 15 giugno i finanzieri del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro e del personale della Polfed, la Polizia Federale sono stati in contatto con i colleghi elvetici.

I fermi sono scattati per un uomo residente a Grancia, nel Canton Ticino, che è indagato per associazione mafiosa e trasferimento fraudolento di valori.

Lo stesso è considerato un punto di riferimento in Svizzera del clan Anello-Fruci, ma anche prestanome dell’esponente di vertice della cosca, in relazione a una iniziativa imprenditoriale che si sarebbe dovuta avviare a Filadelfia.

L’altro arrestato, che si è trasferito nel 2018 a Spreitenbach, nel Cantone Argovia, è invece indagato per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, ed è coinvolto in alcune vicende relative alla coltivazione di marijuana in Calabria, riferibili sempre alla locale di Filadelfia.

LA COLLABORAZIONE ITALIA-SVIZZERA

Entrambi sono stati arrestati il 15 giugno perché destinatari di una ordinanza di custodia cautelare emessa ad agosto 2020, nell’ambito dell’operazione “Imponimento(QUI), che ha interessato la cosca operativa nelle province di Vibo Valentia e Catanzaro, con base logistica a Filadelfia.

Secondo gli inquirenti gli Anello-Fruci avrebbero importanti ramificazioni anche all’estero, specialmente in Svizzera.

Le indagini, dirette e coordinate dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, sono state condotte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo calabrese e dallo Scico, il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma.

Gli arrestati, pur rientrando tra i destinatari dell’ordinanza di applicazione di una misura coercitiva, non sono stati fermati perché residenti in Svizzera e, per tale motivo, la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha avviato tutte le necessarie iniziative finalizzate all’arresto degli indagati residenti all’estero.

Per farli estradare la Dda ha avviato le procedure attraverso il coordinamento in Svizzera dall’Ufficio Federale di Giustizia e dalla Polizia Federale (il Polfed) con il supporto delle polizie dei Cantoni del Ticino e di Argovia, in stretto raccordo con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (lo Scip) della Direzione Centrale della Polizia Criminale, nell’ambito del più ampio Progetto I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta) promosso dall’Italia insieme al Segretariato Generale dell’Oipc Interpol di Lione, e con la Guardia di Finanza.

Nel frattempo, nell’ambito dell’operazione “Imponimento” è stata avanzata la richiesta di rinvio a giudizio per 147 persone e lo stesso è allo stato in fase di trattazione all’udienza preliminare (QUI).