Di Natale e Lega contro le nomine enti strumentali della Regione

Calabria Politica

È polemica in seno al consiglio regionale della Calabria e in particolare in merito alla decisione del Presidente del Consiglio regionale, senza alcuna intesa in sede di conferenza dei capigruppo, di mettere all'ordine del giorno della seduta del 18 giugno, una serie di nomine.

Mentre Graziano Di Natale, segretario – questore dell’assemblea regionale, intende votare contro i provvedimenti delle nomine negli enti strumentali della Regione, la Lega invece chiede che “il Consiglio regionale e il Presidente rinuncino in modo categorico ad atti che, a prescindere dalle reali intenzioni, possano assumere una connotazione clientelare finalizzata ad acquisire consensi elettorali”.

È quanto emerge da due diversi comunicata stampa. Di Natale inoltre esprime “indignazione dinnanzi ad un ordine del giorno pieno zeppo di nomine, al quanto opinabili, negli enti strumentali della Regione Calabria. È una situazione imbarazzante. Queste prebende ledono la dignità dei cittadini".

Per Di Natale “la maggioranza di Governo di Palazzo Campanella dovrebbe legiferare e discutere, nel parlamento dei Calabresi, di tutt'altro. Sono del parere -prosegue - che non servano nomine, bensì risposte concrete ai tanti drammi che le famiglie calabresi sono costrette ad affrontare in questo buio periodo”.

Per questo annuncia di voler proporre “una legge, che non prevede costi, per consentire in sicurezza le visite nelle strutture ospedaliere ai familiari dei pazienti critici. Spero - conclude- che tutti gli altri abbiano quello scatto di orgoglio necessario a rialzare la testa. C'è una Calabria che ha bisogno disperato di proposte pensate nell'interesse pubblico e non di quello dei soliti noti. Per questo, con sacrificio e passione, non mi piego e continuo a lottare”.

La Lega, dal canto suo chiede che “sia possibile prendere in considerazione solo le nomine di cui sia dimostrata, in modo puntuale e documentato, la effettiva urgenza e i danni che produrrebbe il rinvio di pochi mesi. In un momento in cui l'operatività del Consiglio regionale è limitata a provvedimenti di urgenza, e il contesto socio-economico della Calabria registra una delle fasi più difficili a causa delle problematiche connesse all'emergenza sanitaria, il Consiglio regionale deve concentrare la propria attenzione solo sulle reali emergenze della Calabria”.

Non ci stiamo ad assecondare metodi vecchi che producono solo terra bruciata. La Lega intende far voltare pagina alla Calabria, mettendo al centro delle proprie attenzioni i disagi che attanagliano i cittadini, il lavoro e lo sviluppo, non le nomine”, prosegue la Lega.

“Anche per questo il nostro gruppo consiliare, sin da quando il consesso risulta essere in una condizione di congedo, ha deciso di non attivare alcun contratto di collaborazione con esperti esterni; tra l'altro chi ha accostato, a mezzo stampa, dei contratti alla Lega ha preso un abbaglio poiché le collaborazioni attribuite al gruppo che rappresentiamo riguardano un altro partito. Tutto ciò consente un risparmio sul bilancio del Consiglio regionale, ovvero un risparmio per tutti i calabresi. E questo è anche la testimonianza del nostro modo di intendere la politica al servizio dei cittadini, senza rincorrere il consenso con prebende elettoralistiche”.