Il porto di Gioia Tauro al centro di un progetto culturale di arte visiva

Reggio Calabria Tempo Libero

Il porto di Gioia Tauro e la sua “bellezza tecnica” sarà il protagonista principale di uno short film di carattere culturale, dal titolo “Vedrai ciò che prima desiderasti. Nuove visioni in contrappunto tra passato e futuro, cultura e innovazione”. Lo rende noto la stessa Autorità Portuale, che ha voluto realizzare questo progetto per celebrare lo scalo con le sue peculiarità e per ribadire l’enorme balzo in avanti compiuto nello scorso anno, con un aumento dei traffici del 25%.

“Le Autorità Portuali istituite con la legge 84/1984 hanno fra loro compiti, oltre a quelli connaturati con la loro funzione logistica e commerciale, la valorizzazione delle attività del cluster marittimo anche in funzione della promozione della sua immagine, sia rispetto ai contesti di stretta competenza tecnica ed industriale che relativamente alla relazione con i territori” afferma il commissario straordinario Andrea Agostinelli, ricordando l’importanza rivestita dai porti, da sempre “risorsa economica, sociale e culturale di rilevante importanza” per tutta Italia.

“Il Porto di Gioia Tauro è un porto relativamente giovane, in questo momento in piena fase espansiva. Non ha alle sue spalle una città storica come la maggior parte dei porti italiani, ma si collega ad un territorio che esprime una ricchezza culturale importante, che questa Autorità vuole declinare e promuovere insieme alle peculiarità tecniche dello scalo” afferma ancora Agostinelli. “Nella ricerca di un filo conduttore e della necessaria relazione, anche identitaria, che il porto con il suo territorio deve necessariamente avere. E nella convinzione di dovere contestualizzare il Porto di Gioia Tauro nella storia industriale e commerciale, ma anche in quella culturale del Mediterraneo”.

Le riprese saranno realizzate dal gruppo Open Lab Company e dirette da Francesco De Melis, e sono state finanziate grazie alla collaborazione di importanti realtà come Msc, Grimaldi, Mct e Automar, assieme ai Comuni della Piana e la segreteria regionale del Ministero della Cultura. Il progetto è stato vagliato da Patrizia Nardi, esperta di valorizzazione del patrimonio culturale.

Fondamentale il contributo del club Unesco di Scilla e del Flag dello Stretto. In via di definizione il piano di promozione del breve documentario.