Controlli nel cosentino: sette denunce, arrestato un consigliere comunale

Cosenza Cronaca

Un arresto e sette denunce. È questo il risultato dei controlli svolti negli ultimi giorni dai Carabinieri nei territori di Cropalati, Caloveto e Paludi.

Nel dettaglio, nella serata di ieri - in seguito a diverse segnalazioni ricevute sulla presenza di giovani che stavano consumando stupefacenti - i militari hanno effettuato un controllo nel centro abitato di Caloveto.

La verifica ha consentito di sorprendere un 18enne con 2 grammi di marijuana e un tira-pugni in ferro, motivo per cui lo stesso è stato deferito e anche segnalato alla Prefettura di Cosenza come assuntore di droga.

Nel corso dello stesso servizio, i carabinieri hanno poi controllato un magazzino nelle immediate vicinanze sorprendendoci dentro un altro giovane che, probabilmente per evitare il controllo degli uomini dell’Arma, ha opposto resistenza per poi scappare.

Inseguito e bloccato, il ragazzo è stato indentificato in un 21enne del posto, tra l’altro consigliere comunale, ed è stato arrestato.

Su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Castrovillari, è stato poi rimesso in libertà non ritenendo allo stato necessaria l’applicazione di misure coercitive, mentre gli atti sono trasmessi alla stessa Autorità Giudiziaria per la richiesta di convalida dell’arresto.

Il giovane, solo pochi giorni prima, era stato altresì deferito in stato di libertà dagli uomini dell’Arma per un danneggiamento aggravato di un’autovettura di un proprio concittadino.

Sempre i carabinieri di Cropalati, all’esito di una articolata e dettagliata verifica sui percettori del reddito di cittadinanza, hanno scovato cinque cittadini, di cui due italiani e tre romeni, che avrebbero percepito indebitamente le somme da parte dell’Inps.

In particolare, i cinque avrebbero ricevuto nell’ultimo periodo di elargizioni per oltre 17mila euro grazie a dichiarazioni ritenute mendaci o omettendo comunicazioni di variazioni di stato.

Tutti sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura di Castrovillari e, del fatto, è stata fornita comunicazione all’Inps per i provvedimenti di conseguenza relativi alla sospensione del beneficio ed all’eventuale recupero delle cifre accreditate.