Crotone. Assessore indagato, nuova “grana” per Voce: “Piena fiducia"

Crotone Cronaca

Nuova “grana” per sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che si vede costretto ad uscire con una nota pubblica in merito al coinvolgimento l’assessore al Bilancio, Antonio Francesco Scandale, in una vicenda giudiziaria.

Il primo cittadino confermando la sua “piena fiducia nell'amministratore” che risutlta coinvolto in una “vicenda che attiene a fatti esclusivamente privatistici”, parla persino di un tentativo di delegittimazione dell’operato della sua squadra.

“In questi mesi ho visto al lavoro il dott. Scandale. Ne ho apprezzato competenza, professionalità, onestà e spirito di servizio nell’interesse della comunità”. Precisa Voce, che aggiunge: “Dopo aver appreso la notizia, ho subito chiesto all’assessore Scandale di riferire a me e alla Giunta in merito alla vicenda”.

La risposta sarebbe prontamente arrivata dall’assessore al Sindaco che fa sapere di aver “appreso dell’esistenza di un provvedimento relativo alla fase embrionale di un procedimento penale, emesso a seguito di due richieste di archiviazione da parte della Procura della Repubblica”.

“Ne ho preso atto e – prosegue Voce - ripongo la massima fiducia nell’operato degli organi inquirenti rispetto ad una vicenda che non ha nulla a che vedere con l’operato amministrativo dell’assessore e che attiene a fatti esclusivamente privatistici”.

Il sindaco, poi, chiarisce: “A ciascun candidato nelle mie liste, a ciascun collaboratore del mio staff, a ciascun membro della mia Giunta ho chiesto copia di un certificato di carichi pendenti e un certificato dal casellario giudiziale. Gli unici atti oggettivi da cui possa evincersi la sussistenza anche solo di ipotesi di reato. Tanto è ovviamente avvenuto anche in riferimento alla posizione dell’assessore Scandale il quale all’atto della propria nomina, così come a tutt’oggi, non risulta aver annoverato a proprio carico alcuna ipotesi degna di rilevanza penale”.

“Nessuna trascuratezza e avventatezza - aggiunge il sindaco - sul piano della legalità che è e deve necessariamente rimanere un baluardo di questa amministrazione; nessuna reticenza e nessun tentativo di insabbiamento, né da parte dell’assessore Scandale, né da parte di alcun componente dell’amministrazione”.