Digital divide: oltre 22 mila calabresi vivono senza una connessione ad internet

Calabria Attualità

Si chiamano comuni “bianchissimi”, perché qui il 10% delle abitazioni non ha alcun accesso a internet fisso. E non solo, perché nelle 13 aree calabresi in cui l’accesso alla rete è un miraggio, 22.182 cittadini si sono arresi a vivere senza una connessione. E ancora sono 5.083 i calabresi che vivono senza rete fissa e 1.881 i cittadini che invece non solo non hanno alcun accesso a internet da rete fissa, ma anche da mobile. E quando un minimo di connessione esiste, questa viene garantita da ponti radio o da infrastrutture obsolete.

Emerge dal rapporto redatto dal ministero dell’Innovazione e Agcom, l’autorità garante delle telecomunicazioni, che nel 2020 hanno mappato il territorio nazionale per trovare i luoghi senza servizi essenziali.

Ecco che la banda ultra larga manca in almeno 204 comuni e sono invece 46 i piccoli comuni senza alcuna copertura di rete fissa, in 130 la quota è superiore al 20%, mentre in 1.074 comuni i civici non coperti sono meno del 10 per cento. Se si include anche la rete mobile, il numero di comuni “No Internet” quindi con percentuale di civici senza copertura superiore al 10%, è 73.

Il rapporto ha fotografato la situazione italiana in cui la presenza di comuni “bianchissimi” non è prerogativa soltanto della Calabria, bensì anche del Piemonte con 63 aree e 25.102 abitanti, Molise (19 e 12.620 abitanti), Abruzzo (13 e 9.920 abitanti), Campania (10 con 12.620 abitanti), Sicilia ( 8 con 18.562 abitanti), Liguria (27 con 17.954 abitanti), Puglia (4 con 11.495 abitanti), Veneto (6 con 11.096 abitanti), Basilicata (7 con 12.041 abitanti), Friuli Venezia-Giulia (7 con 7.008 abitanti), Emilia-Romagna (7 con 5.122 abitanti), Toscana (3 con 4.096 abitanti), Umbria (1 con 624 abitanti), Lazio (2 con 481 abitanti), Marche ( 1 con 297 abitanti).

Accanto alle aree bianchissime esistono inoltre quelle “bianche”, ovvero le aree a “fallimento di mercato”. Zone in cui alcun operatore privato intende investire dal momento che le possibilità di ottenere un ritorno economico sono basse, bassissime.

Una situazione, quella del mancato accesso alla rete, che è stata confermata anche dall’indice Desi (Digital Economy and Society Index) regionale, elaborato dall’Osservatorio agenda digitale del Politecnico di Milano.

L’analisi conferma il persistente gap digitale tra Nord e Sud Italia. Se la Lombardia dimostra di essere la regione con le migliori performance, seguita da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, e province autonome di Treno e Bolzano, la Calabria invece si assesta all’ultimo posto della classifica.

Però in Calabria qualcosa si muove. Diversi comuni stanno aderendo al progetto di “Banda larga e sviluppo digitale in Calabria”. Si tratta di un progetto, del costo di 120.000 milioni di euro, dei quali oltre la metà (per la precisione 63.505.000,00 milioni di euro saranno di origine pubblica) sono stati stanziati per avviare l’ammodernamento delle strutture già esistenti adibite alla comunicazione. Il bando è finanziato dalla Regione nell’ambito di un accordo tra Ministero dello Sviluppo economico e Regione Calabria che stanzia 5 milioni di euro per la banda larga a valere sui fondi Por-Fesr 2007-2013 Calabria.

Le attività di realizzazione del Programma di Interventi per lo sviluppo della Banda Larga nella regione Calabria si inquadrano nel Piano nazionale per la banda larga approvato dalla Commissione europea e condurranno all’azzeramento del digital divide regionale. Saranno coinvolti in tutto o in parte 203 comuni calabresi.