No alla violenza contro le donne, panchine rosse a Corigliano-Rossano

Cosenza Attualità Antonio Le Fosse

Sono state installate, in occasione della festa della donna, delle panchine rosse a Corigliano-Rossano. Una nel centro storico di Rossano, precisamente nella centralissima Piazza Steri, un’altra nel centro storico di Corigliano, nei pressi di Villa Margherita, per ricordare tutte le donne vittime di femminicidio e per dire NO alla violenza di genere.

Molto commovente la cerimonia d’inaugurazione della panchina rossa installata nella Villa comunale “Alberto De Falco” allo Scalo di Rossano in memoria dell’indimenticabile giornalista rossanese Maria Rosaria Sessa. Alla cerimonia hanno preso parte, oltre a diversi consiglieri comunali (tra cui Alessia Alboresi, Liliana Zangaro e Cesare Sapia) e il funzionario comunale Antonio Uva, la presidente del Consiglio comunale, Marinella Grillo, l’assessora Donatella Novellis, l’assessora Tatiana Novello, ma anche i genitori di Maria Rosaria Sessa, il papà Santo e la mamma Gina, e i fratelli: Giuseppe e Nazzareno.

Tanta la commozione della signora Gina nel deporre una rosa rossa sulla panchina dove è stata inserita una targa ricordo con la seguente frase: “A Maria Rosaria Sessa, al suo sguardo luminoso, al suo sorriso avvolgente, al suo essere professionista libera”. L’iniziativa è stata voluta dal gruppo consiliare “Corigliano-Rossano Pulita”, in particolare dalle consigliere di maggioranza Alessia Alboresi e Isabella Monaco, di comune accordo con il sindaco Flavio Stasi e l’assessora alla Solidarietà del comune unico di Corigliano-Rossano, Donatella Novellis, la quale ha rimarcato l’importanza della ricorrenza in cui si è voluto ricordare le tante donne vittime di femminicidio tra cui Maria Rosaria Sessa di Rossano e Fabiana Luzzi di Corigliano.

“Si tratta – ha dichiarato l’assessora Novellis – di un gesto concreto nella sua semplicità, eppure di immensa forza. La panchina rossa è un segno tangibile e immediatamente riconoscibile. Un simbolo contro ogni forma di pregiudizio e violenza sulle donne, fisica o psicologica. Un monito e insieme un invito a diffondere i valori dell’uguaglianza e della parità fra i sessi, che nasce dal reciproco rispetto”.

Alla significativa iniziativa, inoltre, hanno preso parte le associazioni “Fidapa” sia di Corigliano che di Rossano, Mani in Alto, Laboratorio delle Donne e CIF (Centro Italiano Femminile) di Corigliano, Mondiversi e Centro Antiviolenza “Fabiana Luzzi”. Presente anche il “Bibliocamper” che, per l’occasione, ha allestito una mostra con i volti delle donne che negli anni, su scala internazionale, hanno lottato per i loro diritti, facendo, inoltre, memoria delle donne nella storia, attraverso letture ed interpretazioni.

Da sottolineare, inoltre, la straordinaria performance, nella centralissima Piazza Steri a Rossano, dell’attrice e regista Maria Rosaria Bianco, ma anche della sempre brava cantante Carla Temgoua. L’iniziativa di Piazza Steri è stata promossa dall’intero direttivo dell’Associazione “Mani in Alto” e dalla sua presidente Patrizia Straface che, nel corso della cerimonia, ha voluto fare una riflessione inerente alla significativa ricorrenza che riguarda la festa della donna ribadendo il suo “no” a qualsiasi forma di violenza su donne e bambini.

“L’Amministrazione comunale sostiene con forza l’importanza di questa lotta per una società più libera – ha affermato il vicesindaco Malavolta con delega alle Pari Opportunità – offrendo simbolicamente, attraverso il collocamento di panchine rosse la disponibilità ad attivarsi contro queste problematiche spesso subdole, nascoste dalla vergogna e dalla disinformazione”. Anche le consigliere comunali Alboresi e Monaco hanno dichiarato: “Il tema della violenza sulle donne continua ad occupare quotidianamente pagine di cronaca nera, colpendo indifferentemente dal nord al sud bimbe, adolescenti, studentesse, mogli e mamme, mortificando la dignità umana tutta. Vogliamo che la posa delle panchine rosse sensibilizzi la cittadinanza e tenga sempre alta l’attenzione sul tema”.

La giornata è terminata al Parco Periurbano “Fabiana Luzzi”, dove esiste già una panchina rossa, alla presenza dei familiari dell’indimenticabile Fabiana anche lei, purtroppo, vittima di femminicidio per un amore malato.