Corona in udienza a Locri: “Casa di Milano comprata con denaro lecito”

Reggio Calabria Cronaca

Ha dichiarato di aver usato “denaro lecito” per acquistare la casa di Milano Fabrizio Corona. È quanto ha detto in videoconferenza in qualità di teste assistito, davanti ai giudici del Tribunale di Locri nel processo a carico di due suoi amici ed ex collaboratori: l’avvocato Tommaso Delfino e Marco Bonato. I due sono imputati per riciclaggio in relazione ad una parte di denaro che circa 10 anni fa sarebbe stata utilizzata, appunto, per acquistare l’appartamento di via Cristoforis a Milano.

“I soldi per comprare la casa a Milano, in via Cristoforis, erano soldi leciti e provenivano dalla società Fenice srl e non da altre società. Dietro il pagamento della caparra, circa 200 mila euro, non esiste alcun tentativo di riciclaggio di denaro”, ha dichiarato “l’ex re dei paparazzi” che ha inoltre detto di trovarsi, per una condanna in un altro processo, ai domiciliari per motivi di salute.

La casa in questione, in cui viveva Corona, ha un valore di circa 2,5 milioni di euro e da più di un anno è sotto sequestro da parte dell’autorità giudiziaria milanese. Secondo l’accusa, il rogito per l’acquisto dell’immobile è stato fatto a Locri e i soldi, suddivisi in 22 assegni circolari versati da uno dei due collaboratori di Corona su delega dello stesso Corona, ai due ex proprietari della casa milanese, Pasquale Ceravolo e Giuseppina Gallo. Per gli inquirenti i Ceravolo e Gallo sarebbero i presunti venditori “fittizi” che, una volta ricevuta la somma, l’avrebbero girata, sempre in base a quanto sostenuto dall’accusa, “al pregiudicato calabrese, Vincenzo Gallo, che appare così il beneficiario finale del pagamento”.

Non presentandosi in udienza, i giudici del Tribunale di Locri hanno inflitto una multa di 400 euro alla modella e showgirl, ex moglie di Corona, Nina Moric e deciso l’accompagnamento coatto della stessa nella prossima udienza del processo fissata per l’8 aprile prossimo.