Reggio Calabria, l’ex assessore comunale Vecchio diventa collaboratore di giustizia

Reggio Calabria Cronaca

Diventa collaboratore di giustizia Seby Vecchio, ex assessore comunale di Reggio Calabria. La notizia, che circolava de settmane, era stata anticipata a margine del processo Gotha, in cui dove i sostituti procuratori della Dda Stefano Musolino e Walter Ignazitto avevabo anticipato il deposito di alcuni verbali del nuovo pentito.

Vecchio è stato arrestato lo scorso ottobre con l’accusa di associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione Pedigree 2. Per la Dda, Vecchio era il politico di riferimento della cosca Serraino.

Cc’è riserbo sulle dichiarazioni rese dall’ex ssessore ai magistrati. Nei prossimi giorni, però, verranno resi noti i verbali di alcuni interrogatori di Vecchio, aveva ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio comunale e assessore all’istruzione durante la consiliatura di Giuseppe Scopelliti.

Dalle indagini, coordinate dal procuratore Giovanni Bombardieri, era emerso che il clan Serraino gli avrebbe assicurato “consistenti pacchetti di voti in occasione delle elezioni” e lui avrebbe sfruttato “il ruolo di consigliere e assessore comunale per garantire favori ai membri della cosca di appartenenza e agli esponenti di altre articolazioni della ‘ndrangheta reggina”.

Il nome di Vecchio era comparso nelle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia. Tuttavia le accuse nei confronti di Vecchio spaziano anche in altri settori, dal momento che secondo gli inquirenti avrebbe assicurato “protezione ai sodali” e avrebbe procuratonotizie riservate sulle indagini in corso”.

Sempre secondo gli inquirenti Vecchio avrebbe agevolato “la latitanza dei capi della cosca che intendevano sottrarsi alla cattura” e avrebbe supportato “gli interessi economici del sodalizio e del suoi capi, agevolando l’apertura di attività commerciali ed instaurando rapporti societari di fatto (tramite il ricorso a fittizie intestazioni) per consentire l’avviamento di nuove attività imprenditoriali e scongiurare il rischio di sequestri