Sant’Anna Hospital, direzione chiede incontro urgente

Catanzaro Attualità

Si appellano al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Ministro della Salute, Roberto Speranza, al Vice Ministro della Salute Sileri, al Presidente della Regione Calabria Antonino Spirlì, al Commissario ad Acta Regione Calabria Guido Longo, al direttore generale del Dipartimento regionale della Salute, Francesco Bevere, a Luisa Latella, Carmelo Musolino, Salvatore Gullì il presidente del Cda e direttore sanitario del Sant’Anna Hospital, rispettivamente Giovanni Parisi e Soccorso Capomollo.

Un appello promosso per chiedere un urgente incontro “istituzionale” per avviare un confronto sulle “motivazioni che stanno alimentando la crisi irreversibile del Sant’Anna Hospital”.

“A seguito dell’attuale difficile fase gestionale del Sant’Anna hospital e di un corto circuito istituzionale sulla catena delle responsabilità decisionali, vigilia di Natale è stato ordinato dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro che “il Sant’Anna Hospital di Catanzaro non potrà erogare prestazioni con onere a carico del servizio Sanitario Regionale”, scrivono i due.

Questa decisione ha creato una grave condizione di rischio sulla sanità pubblica, soprattutto in questa fase di crisi della sanità ed emergenza pandemica con l’interruzione di un servizio di pubblica Utilità. Il Tar regionale riconoscendo tale distorsione ha annullato il provvedimento dell’Asp riattivando l’accreditamento del Sant’Anna Hospital. Tuttavia, permane il blocco delle attività a causa della mancanza di liquidità conseguente ai mancati ristori delle prestazioni legittimamente ed appropriatamente erogate per il 2020. Nessuna comunicazione istituzionale è pervenuta alla Direzione dopo la sentenza del Tar Calabria”, proseguono Parisi e Capomollo.

“In questo mese di inattività, circa 300 procedure sono state bloccante condizionando un aumento della mobilità passiva e disagio al caregivers. Nonostante siano state ottemperate tutte le prescrizioni richieste delle competenti commissioni, e nonostante siano state effettuate decine di richieste di incontro, a tutt’oggi assistiamo a riunioni della struttura commissariale con i sindacati, evitando ogni confronto con il nuovo consiglio di amministrazione dell’azienda”, concludono.