Zungri, dichiarazioni false per ottenere più finanziamenti pubblici: sette denunce

Vibo Valentia Cronaca

La Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha denunciato sette persone, tra cui il primo cittadino del Comune di Zungri, accusate di truffa aggrava per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Si tratta in particolare del rappresentante legale di un’impresa, Tommaso De Nisi; del Sindaco di Zungri Francesco Galati; dell’Assessore Nicola Pugliese e del Responsabile dell’Ufficio Tecnico Pietro Ferraro, in carica all’epoca dei fatti.

L’investigazione condotta dalle fiamme gialle avrebbe permesso di accertare una serie di dichiarazioni false e fatture gonfiate in merito al progetto di recupero, valorizzazione e messa in sicurezza del sito archeologico degli “Sbariati” (nell’ambito del Por-Fesr 2007/2013 e del Progetto Pisl Turismo “Vibo Giardino sul Mare”, gestito dallo stesso comune), al fine di ottenere un maggiore contributo economico da parte della Regione Calabria.

Il fatto risalirebbe al 2015, quando il costo complessivo del progetto di recupero e restauro del sito è stato stimato in circa 347 mila euro, così come confermato anche dall’ente.

Tuttavia, a seguito di rilievi, sarebbe emersa una differenza di circa 85 mila euro, pari al 24,5% dell’importo, che si ritiene mai realmente spesa in materiali o manodopera.

Da qui i finanzieri sarebbero riusciti a ricostruire quello che hanno definito come unconsapevole e studiato meccanismo di false dichiarazioni ed omissioni” che sarebbe stato facilitato dagli stessi funzionari che avrebbero così reso più agevole l’ottenimento illecito del finanziamento.

Per questo motivo, sono stati posti sotto sequestro preventivo ben 85.255,37 euro all’impresa aggiudicatrice, ritenuti come il provento dello stratagemma a danno delle casse comunitarie.

Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vibo, Marina Russo. Le indagini - dirette dal Procuratore della Repubblica Camillo Falvo – sono state eseguite dalla Sezione di polizia giudiziaria dell’aliquota Gdf e dal Nucleo di polizia economico-finanziaria del capoluogo napitino.