Provincia Cosenza. Sarà presentato lunedì “Asylon”

Cosenza Attualità

Asylon prevede l’accoglienza e la tutela dei profughi, conta la Provincia di Cosenza quale capofila di un ampio partenariato locale ed è finanziato dal Ministero dell’Interno tramite il Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo. Il progetto è stato finanziato anche per il triennio 2011-2013 (trentasettesimo posto nella graduatoria nazionale, primo nella regione) ed è attivo sul territorio dal 2004, anno in cui l’amministrazione ha messo a disposizione dell’ente promotore del progetto, l’Associazione Culturale Multietnica “La Kasbah”, l’ex Casa Cantoniera sita in C.da Concio Stocchi di Rende. Asylon è rivolto a nuclei familiari ed adulti singoli, per un totale complessivo di 25 posti.

Prevede i seguenti servizi:

  • Accoglienza diurna e notturna;
  • Assistenza sanitaria;
  • Orientamento e assistenza legale;
  • Alfabetizzazione della lingua italiana;
  • Iscrizione scolastica e supporto extrascolastico dei minori;
  • Assistenza/disbrigo pratiche burocratiche (codice fiscale, iscrizione anagrafica, iscrizione Centro per l’Impiego);
  • Orientamento all’inserimento abitativo e lavorativo;
  • Attività culturali e ludico-ricreative per i minori;
  • Iniziative di sensibilizzazione sul tema delle migrazioni e del diritto di asilo.

Le attività e i servizi sono erogati dall’Associazione Culturale Multietnica “La Kasbah”, tramite una regolare convenzione stipulata con l’Amministrazione Provinciale. Il progetto è inserito nel Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), una rete nazionale che coinvolge più di 100 enti locali, coordinati dal Servizio Centrale di Roma. Del partenariato locale fanno parte i Comuni di Lappano, Cosenza e Rende; la Cgil Cosenza; il Centro Rat; l’ISCaPI.

Alla presentazione di “Asylon: Cosenza, la città dell’accoglienza”parteciperanno la Dirigente Antonella Gentile, la responsabile dell’associazione “La Kasbah”, Enza Papa e i rappresentanti del partenariato. Porteranno una testimonianza alcuni profughi beneficiari del progetto.