Correttivo Codice Nautica da Diporto: cosa cambia per agenzie e scuole

Calabria Attualità

Con il correttivo al Codice della Nautica da diporto pubblicato in Gazzetta Ufficiale cosa cambia per le scuole nautiche? Le modifiche al decreto legislativo 160 del 2017 sono state tra le proposte avanzate in questi anni dalla sezione nautica della Confarca, confederazione italiana che rappresenta le agenzie e le scuole nautiche. Con le modifiche, viene introdotta la nautica sociale, per l’inclusione nella nautica da diporto “delle persone di età non inferiore a 9 anni” e “persone con disabilità, con disturbi psicologici nell'apprendimento e nella personalità”.

È una svolta per le cosiddette fasce deboli che finora vedevano a loro privato il diritto di avvicinarsi alla cultura marinaresca e al diportocommenta Adolfo D’Angelo, segretario nazionale della sezione nautica della Confarca. Circoli nautici e associazioni veliche che organizzano corsi per minori e portatori di handicap potranno avere delle agevolazioni sull’ormeggio nelle marine italiane.

Tra i punti salienti del correttivo, ci sono anche le visite mediche che finora venivano svolte nelle sedi pubbliche del medico accertatore e che potranno essere svolte all’interno delle sedi delle scuole nautiche. “Un provvedimento quanto mai necessario in questo periodo – afferma il segretario della sezione nautica della Confarca – per evitare che gli ospedali pubblici, già ingolfati dall’emergenza da Covid-19, debbano smaltire una ulteriore mole di lavoro”.

Il correttivo prevede anche l’istituzione di una anagrafe nazionale per le patenti nautiche, in analogia a quella automobilistica. “Ciò vuol dire che diremo finalmente addio ai rinnovi negli stessi uffici in cui la patente è stata emessa, con notevoli facilitazioni per chi vorrà rinnovare la propria patente da qualsiasi punto d’Italia, senza doversi recare all’ufficio da cui è stato emesso il titolo di navigazione” sottolinea d’Angelo.

L’articolo 21, inoltre, prevede l’istituzione dell'istruttore professionale di vela con scopo di lucro e sotto il controllo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e l’aggiunta della sanzione amministrativa da 2000 a 6000 euro per l’attività abusiva, con relativi provvedimenti disciplinari, e e il riconoscimento della qualifica di esperto velista rilasciata in data antecedente all'entrata in vigore del decreto.

Questi punti sono stati più volte dibattuti grazie ai nostri interventi, perché riteniamo fondamentale riconoscere l’operato dei professionisti che da anni lavorano nel settore e punire chi viola le regole, cercando di trarre profitto illecitamente e senza alcun titoloricorda D’Angelo.

Le scuole nautiche, infine, avranno un regolamento che prevede norme omogenee su tutto il territorio nazionale, con maggior attenzione alle sanzioni disciplinari (intorno agli €11.000 per le attività abusive), verifiche sulle attività pubblicitarie, ed un tariffario minimo pubblico.

Pubblicità ingannevoli e i prezzi a ribasso saranno sanzionati con pesanti ammende, come auspicato da anni” commenta D’Angelo.

“Inoltre, gli esperti velisti saranno tutti equiparati, e potranno essere inseriti in commissione d’esame, per interrompere l’ingiusto monopolio dei centri d’istruzione della nautica che preparavo ed esaminavano i loro stessi candidati – conclude il segretario della Confarca – Saranno ripristinati i corsi d’esperto velista impropriamente interrotti per coloro che non appartenevano agli enti accertatori”.