Armi e droga sequestrate a Curinga: confermata condanna ma resta il mistero sulla provenienza

Catanzaro Cronaca

L’operazione della Compagnia Carabinieri di Girifalco che, a fine 2019, ha consentito di togliere dalla circolazione 740 grammi di marijuana, due fucili e una pistola con matricole “punzonate”, si è conclusa con la condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione e 600 euro di multa a carico di M.A., il giovane curinghese trovato in possesso del materiale illecito nel corso di una perquisizione.

La pena, arrivata a seguito di patteggiamento, è ormai definitiva mentre permangono dubbi sulla provenienza del materiale sotto sequestro.

In particolare, le armi, anche dopo la perizia del RIS di Messina, che ne ha constatato l’efficienza e la quasi totale obliterazione dei numeri di matricola, al momento risultano “clandestine”. Questo è il termine utilizzato dalla legge per descrivere un’arma senza segni identificativi, della quale non si riesce a conoscere l’origine di provenienza.

Gli accertamenti continueranno anche grazie alla continua alimentazione delle banche dati utilizzate dalle Forze di Polizia in attesa che possano essere disponibili altri elementi.