Emergenza, la sindaca Greco al ministro Boccia: “Riaprire l’ospedale di Cariati”

Cosenza Salute
La manifestazione di protesta

La sindaca di Cariati, Filomena Greco, ha scritto una lettera al ministro per gli affari regionali, Francesco Boccia, con cui chiede la riapertura dell’ospedale di Cariati. “L’ex ospedale Vittorio Cosentino ha tutte le carte in regola per evitare che almeno un altro ospedale da campo venga realizzato a pochissimi chilometri di distanza. Al suo interno ci sono posti letto e spazi idonei per favorire il decongestionamento dei reparti dei vicini nosocomi”, scrive la prima cittadina nella lettera.

“La nostra speranza resta quella di vedere lo Stato italiano fare esattamente quello che si chiede ad uno Stato unitario, soprattutto con un’emergenza pandemica in corso: garantire a tutti il fondamentale diritto alla salute”.

Scrive quindi che l’ultima cosa che vorrebbe fare è inscenare “una guerra tra poveri, soprattutto dopo la bella pagina di democrazia e partecipazione che i territori hanno contribuito a scrivere nei giorni scorsi con la manifestazione a Roma, presso le sedi del Governo. Tutti i calabresi vivono sulla propria pelle un’emergenza che il covid non ha fatto altro che accentuare ed ingigantire.

Sapere che soltanto in alcuni territori individuati e non in tutti si rinuncerà agli ospedali da campo per riattivare quelli esistenti e da tempo chiusi, non può che mortificare ulteriormente quanti da anni, come nel caso dell’ex ospedale di Cariati, lottano per la riapertura di presidi indispensabili per l’erogazione di prestazioni e servizi sanitari. Si parla di un bacino di utenza vastissimo che in caso di malattie ha davanti due sole strade: rinunciare alle cure o emigrare.

Oltre all’emergenza covid, paghiamo (ed il ricorso a questo termine non è a caso) la negazione di un diritto, quella della sanità, che continuiamo a rivendicare sulla base di dati oggettivi. Tutti questi anni di Commissariamento non solo non hanno prodotto i risultati sperati, ma hanno contribuito a peggiorare la situazione del debito”.