Aiuti a chi non ne aveva bisogno: smascherati altri 91 “furbetti” del Bonus Spesa

Reggio Calabria Cronaca

Un malcostume - se così possiamo definirlo - che pare proprio ed ormai diffuso: quello cioè di ottenere i buoni spesa messi a diposizione dal Governo e dai Comuni per le famiglie in difficoltà ma che diventano, purtroppo, preda di soliti furbetti che in realtà non ne avrebbero bisogno.

E la Guardia di Finanza di Reggio Calabria, proprio di quest’ultimi, ne ha smascherati nelle ultime ore altri 91 su 98 soggetti controllati, tutti residenti ad Africo, che avrebbero presentato delle autocertificazioni mendaci ricevendo impropriamente il beneficio per un danno stimati in oltre 21 mila euro.

Come è noto i cosiddetti buoni alimentari, ovvero il “Bonus Spesa Covid19” sono stati stanziati per far fronte alle necessità di quei nuclei familiari bisognosi e fortemente colpiti dall’attuale emergenza sanitaria, economica e sociale.

Per esser certi che questi andassero a chi realmente ne avesse bisogno, le fiamme gialle hanno eseguito dei controlli specifici sui percettori.

Le attività, condotte dalla Compagnia di Melito di Porto Salvo, hanno così portato ad accertare che i 91 nuclei familiari abbiano dichiarato di trovarsi in condizioni di difficoltà economica, ovvero di indigenza, e tali da non consentirgli di acquistare il minimo indispensabile di generi alimentari e di prima necessità e ottenendo dunque il bonus.

È emerso, ad esempio, che uno o più componenti delle famiglie sotto osservazione, e a seconda dei casi, avessero già uno stipendio, anche per importi cospicui, con rapporti di lavoro regolari; o che percepissero il Reddito di Cittadinanza, indennità di disoccupazione o altre prestazioni sociali agevolate; o che avessero modificato il proprio stato di famiglia indicando soggetti fittizi o non residenti per incrementare la somma da percepire.

Al termine delle indagini sono scattate delle sanzioni amministrative, per indebita percezione di erogazioni pubbliche, per circa 64 mila euro e i trasgressori sono stati segnalati al Comune affinché avvii il recupero delle somme percepite indebitamente.