Scuola, Aipd: “Importante garantire diritto allo studio alle persone con disabilità”

Calabria Attualità

Le sezioni Aipd di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza intendono affermare un principio irrinunciabile: l’inclusione sociale e il diritto allo studio delle persone con disabilità. Così alle luci del nuovo Dpcm le sezioni calabresi chiedono che “gli alunni con disabilità continuino a frequentare regolarmente la scuola per poter garantire loro il diritto allo studio”. Allo stesso tempo, però, chiedono che “gli stessi studenti con disabilità e il docente di sostegno non siano lasciati soli in classe, ma si preveda il rientro anche dei compagni di classe in piccoli gruppi”.

Ma le sezioni vanno oltre e chiedono “un intervento tempestivo al fine di permettere, ai nostri alunni la frequenza scolastica in presenza insieme ai compagni di classe e, qualora l’alunno con disabilità sia anche “fragile”, chiediamo l’attivazione dei progetti di istruzione domiciliare da attivarsi nel brevissimo tempo. frasi e invitali a compiere un'azione”.

Hanno inoltre motivato le richieste, scrivendo che il nuovo decreto e dell’ordinanza regionale con la quale si “dispone la sospensione delle attività scolastiche secondarie di secondo grado, che a sua volta rimette in capo alle Autorità Scolastiche la disposizione delle stesse con ricorso alla didattica digitale integrata e prevedendo adeguati controlli atti a verificare l’effettiva presenza degli studenti presso il proprio domicilio/residenza per tutto l’arco delle giornate di lezione. La priorità di AIPD, irrinunciabile, è quella di garantire, adottando tutte le misure organizzative ordinarie e straordinarie possibili, la presenza quotidiana a scuola degli alunni con disabilità, in una dimensione inclusiva vera e partecipata. La scuola nell’articolazione dei suoi “insegnamenti” e rapporti sociali è da considerarsi per i nostri figli “terapeutica”.

“E’ evidente a tutti che questa modalità di conduzione delle attività scolastiche determinerà disagi per le famiglie e per gli stessi studenti. Per i ragazzi con disabilità intellettiva questo nuovo blocco inciderà molto più pesantemente, rispetto ai loro compagni normo tipici, sulla loro crescita di alunni e studenti, andando ad aumentare il gap già esistente con i loro coetanei. Farà, di fatto, rimanere indietro i ragazzi con disabilità intellettiva rendendo evidente e doloroso il gap accumulato, quando si potrà tornare, in tranquillità, a scuola. Cosa forse ancor più pericolosa, priverà gli alunni con disabilità della socializzazione e dell’interazione con i coetanei, esponendoli ad una emarginazione gravissima, già sperimentata durante il precedente confinamento dei mesi di marzo aprile e maggio, i cui effetti hanno richiesto interventi di recupero decisi e mirati da parte delle famiglie, dei centri di riabilitazione e delle associazioni del terzo settore. Chiunque affermi che questi diritti saranno garantiti dalla didattica a distanza, così come è stata portata avanti negli scorsi mesi, mente o ignora i contorni della condizione di disabilità intellettiva.

“Gli alunni con disabilità, in particolar modo gli alunni sindrome di Down e con disabilità intellettiva, hanno bisogno di interventi speciali precoci, intensivi e continuativi per acquisire gli apprendimenti di base e tutto questo non si può interrompere nuovamente e bruscamente lasciando un vuoto educativo gravissimo per la loro evoluzione cognitiva e anche personale e relazionale. Servono soluzioni tempestive, rapide, un’azione decisa come decisa è stata l’emissione dell’ordinanza regionale. Serve che le procedure siano rese agili e snelle e che le Scuole attivino canali “realmente dialoganti” con le famiglie, con l’obiettivo “reale” – non solo declamato – di trovare le soluzioni più adatte per garantire l’inclusione degli studenti con disabilità.

Qualora l’alunno con disabilità sia anche “fragile” il Ministero dell’Istruzione con l’Ordinanza n° 134 del 9 ottobre ha chiarito le modalità della loro scolarizzazione. A seguito della domanda scritta e documentata rivolta dalla famiglia alla scuola, l’alunno “fragile” può fruire di istruzione domiciliare in presenza. L’Ordinanza Ministeriale chiarisce che sono alunni “fragili” quanti, con o senza disabilità, abbiano una certificazione di immunodeficienza o patologia grave rilasciata dal pediatra di libera scelta (PLS) o dal medico di medicina generale (MMG) in raccordo col dipartimento di prevenzione (DdP) territoriale. Il PEI degli alunni con disabilità riconosciuti anche “fragili” deve essere aggiornato alla nuova situazione”.